Responsabile, autorevole, sicura, con contenuti di qualità: nella 18esima edizione della giornata mondiale dedicata alla tv dall’ONU tre organizzazioni Ebu (European Broadcasting Union), Act (Associazione della televisione commerciale in Europa) ed Egta (Associazione delle concessionarie televisive e radiofoniche) declinano la centralità del mezzo costruita intorno alla fiducia, l’affidabilità e il know how sviluppati negli anni. La televisione si misura oggi con i nuovi consumi connessi e su terminali mobili e personali, ma resta centrale nei consumi degli utenti, nel sistema audiovisivo e della comunicazione e per il ruolo editoriale svolto.
Il World Television Day, che cade ogni anno il 21 novembre è stato istituito dalle Nazioni Unite nel 1996, per ricordare l’importanza del piccolo schermo nello sviluppo economico e sociale del pianeta. Il videoclip che racconta l’orgoglio televisivo è trasmesso dalle emittenti televisive di 4 continenti e sottolinea che, oggi più che mai, l’affidabilità della tv gioca un ruolo importante nella nostra quotidianità: “responsabilità editoriale, informazione autorevole, contenuti di grande qualità, un contesto sicuro ed un sistema di misurazione affidabile ed indipendente sono il DNA della tv” recita il comunicato ufficiale.
Ma vale la pena di andare sul sito, e consultare ricerche provenienti dai 4 emisferi sulla TV e il suo ruolo nel sistema dei media, della pubblicità, della produzione. Significativamente l’attenzione delle ricerche nell’ultimo anno si concentra sul tema della disinformazione (fake news), accentuata dalla grancassa della Rete e della viralità social: l’attendibilità dei professionisti dell’informazione, i controlli editoriali e le fonti certificate sono gli anticorpi sviluppati dalla TV. I dati indicano fiducia – nel 70% dei 33 paesi analizzati, gli intervistati sono inclini a fidarsi della tv, che in 11 paesi risulta essere il mezzo che ispira maggior fiducia (Eurobarometer); resilienza – la reputazione dei media tradizionali è più resiliente di quella delle piattaforme di social media e dei siti di news online, principalmente a causa della profondità della copertura fornita, in tutti i mercati, la televisione è considerata il secondo mezzo per affidabilità (dopo la stampa) dal 69% degli intervistati (Kantar). Un’affidabilità che viene riconosciuta al mezzo anche dal mondo della pubblicità (Nielsen) in un momento in cui ci si domanda se la disintermediazione e l’automatizzazione della pubblicità online (es. programmatic advertising e aste) garantiscano il giusto abbinamento dei brand ai siti, e la loro resa in termini di visibilità e ritorno degli investimenti.
Abbiamo scelto qualche grafico che ci sembrava significativo, relativo all’Europa dove l’89% dei cittadini ancora guarda la televisione dedicandogli in media 3 ore e 40 minuti al giorno. I giovani dedicano alla TV 1 ora e mezzo in meno, ma essa resta il contenuto centrale del viewing giornaliero su televisore e online (9 minuti su 10, elaborazioni EBU su fonti varie).
Riguardo alla pubblicità si riporta un grafico per tutti, quello di Accenture sul ruolo della TV nella pubblicità multipiattaforma: “la pubblicità televisiva multipiattaforma ha un impatto significativo sul search, la visualizzazione e la pubblicità video short form all’interno di campagne integrate. In media, il 18% del ritorno sull’investimento (ROI) che è tipicamente attribuito a questi tre canali in realtà dovrebbe essere accreditato a Multiplatform TV. Accenture chiama questo impatto, che parte dalla centralità della televisione “effetto alone”, appunto.
“Effetto alone” della Tv multipiattaforma sul R.O.I. medio della pubblicità online.
Sul sito del World Television Day infine anche una parte interamente dedicata ai testimonial della televisione. Ne riportiamo due, … per iniziare.
Ban Ki-moon, former Secretary-General of the United Nations (2007 – 2016)
Television helps bring the world to people’s lives and living rooms. Through quality programming, television sheds light on global issues and opens windows of understanding on the struggles and hopes of communities and families everywhere. The United Nations looks forward to continuing our work with broadcasters to help inform, educate and build a better world.”
“La televisione aiuta a portare il mondo nella vita, nelle case della gente. Attraverso la programmazione di qualità, la televisione fa luce su questioni globali e apre finestre di comprensione sulle lotte e le speranze di comunità e famiglie ovunque. Le Nazioni Unite intendono continuare il lavoro con le emittenti televisive per aiutare a informare, educare e costruire un mondo migliore “.
Conchita Wurst, Austrian singer
“The power of television is like every power: It has its good and its bad sides. It can help spreading a wonderful message, an idea, art, news, sports, movies and entertainment. Television is also used for propaganda against ideas, against artists, against minorities. The responsibility of those, who make television, is a huge one. I was a lucky person. I had the opportunity to sing in front of 190 million people and spread a message of love, respect and tolerance. A message that couldn’t have reached so many people without the simple existence of television.”
“Il potere della televisione è come ogni potere: ha i suoi lati positivi e i suoi lati negativi. Può aiutare a diffondere un messaggio meraviglioso, un’idea, arte, notizie, sport, film e intrattenimento. La televisione è anche usata per la propaganda contro le idee, contro gli artisti, contro le minoranze. La responsabilità di coloro che fanno televisione è enorme. Io sono una persona fortunata Ho avuto l’opportunità di cantare di fronte a 190 milioni di individui e diffondere un messaggio di amore, rispetto e tolleranza. Un messaggio che non avrebbe potuto raggiungere così tante persone senza la semplice esistenza della televisione “.
(Source: World Television Day – 21 November 2013 – for egta / ACT /EBU)