Dai dati dell’Osservatorio il contributo dello streaming e la crescita delle multinazionali del web nella pubblicità . La scorsa settimana l’Autorità ha pubblicato i dati dell’ Osservatorio Covid 19 2-2020 sui ricavi dei settori regolati, comprensivo dei media e, all’interno di essi, di radio e TV relativi al primo semestre 2020.
Totale media, peggioramento nel secondo trimestre 2020. “Nel totale del comparto media, il secondo trimestre dell’anno, in particolare a seguito della forte flessione delle risorse pubblicitarie, registra risultati considerevolmente peggiori rispetto ai dati dei precedenti tre mesi (-16,8 vs -3%) ed evidenzia nel complesso una flessione del 10,1% rispetto al primo semestre dello scorso anno”. Fra i settori regolati dall’Agcom (tlc, media e servizi postali) il settore Media fa registrare, in termini assoluti, la perdita più rilevante (-771,7 milioni di euro): al suo interno l’editoria quotidiana e periodica, è il settore che soffre maggiormente con una flessione degli introiti del 19%. Il settore radiotelevisivo scende del 10,7%, “dato che sarebbe stato peggiore senza il considerevole aumento degli introiti dei contenuti in streaming” recita il comunicato. Per la TV il calo più consistente è nei ricavi pubblicitari, circa -15%, mentre quelli a pagamento registrano solo una leggera flessione (0,8%).
L’unico segmento a crescere nel comparto è quello della pubblicità online (+1,9%), grazie principalmente ai risultati dalle piattaforme (+6,7%). In valori assoluti le perdite sono così ripartite: editoria (-326,4 milioni), televisione e radio (-473,8 milioni), mentre sono leggermente in ripresa i ricavi pubblicitari online (+28,5 milioni).
A livello di composizione dei ricavi nel primo semestre 2020 rispetto al 2019, a causa della maggiore riduzione dei ricavi da pubblicità, rispetto ai ricavi lato utente, le due componenti nella prima metà del 2020 si equivalgono, mentre nel 2019 la componente da raccolta pubblicitaria era superiore di circa 500 mln di euro.
Nei ricavi da raccolta pubblicitaria la ricognizione AGCOM riporta per il primo semestre 2020 un calo del 26,6% sui mezzi tradizionali (stampa, radio e tv), a fronte, su internet di un aumento dei ricavi pubblicitari delle piattaforme (+6,7% multinazionali internet globali) e un calo del 15,8% di publisher e concessionarie (italiane).