Con nota del 9 luglio il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha comunicato che, in vista delle prossime elezioni amministrative e “in considerazione della loro rilevanza”, ha formulato un atto di indirizzo che richiama tutti i fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici al “rigoroso rispetto dei principi di completezza, imparzialità e correttezza dell’informazione nei notiziari e nei programmi di approfondimento”. Il documento, facendo salva l’autonomia editoriale e giornalistica, indica che le emittenti “sono tenute a garantire a tutti i soggetti interessati analoghe opportunità allorquando nei programmi di informazione assuma carattere rilevante l’esposizione di opinioni e valutazioni politico-elettorali attinenti alla tematica delle prossime elezioni amministrative, in modo da contribuire alla formazione di una opinione pubblica consapevole e informata”. L’atto è stato pubblicato sul sito Agcom il 22 luglio ed è scaricabile a questo link.
L’atto viene emesso nonostante non sia ancora periodo elettorale, regolato dalle normative a tutela della par condicio e l’Autorità si riserva di verificare il rispetto del presente provvedimento attraverso la propria attività di monitoraggio.
Si ricorda che si andrà alle urne per le amministrative, posticipate Causa Covid al periodo 15 settembre-15 ottobre gli elettori di almeno 1.345 comuni (elenco provvisorio, perché a questi si aggiungeranno altri eventuali comuni i cui consigli comunali saranno sciolti con DPR entro il 27 luglio 2021). Coinvolti ventuno capoluoghi di provincia (di cui 6 anche di regione): Benevento, Bologna, Carbonia, Caserta, Cosenza, Foggia, Grosseto, Isernia, Latina, Milano, Napoli, Novara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Roma, Salerno, Savona, Torino, Trieste e Varese.
È del 13 luglio la pubblicazione dei dati dell’ Osservatorio Comunicazioni 2 del 2021 con dati aggiornati al primo trimestre dell’anno. Fra questi, i dati di audience relativi alle maggiori emittenti televisivi e dei TG, ma anche quelli relativi all’internet audience dei maggiori operatori e dei social network, dai quali risulta una forte presenza delle grandi multinazionali del web e social: elementi che devono far riflettere, fra l’altro, sull’attualità di norme come la par condicio limitata ai soli operatori TV, tema su cui CRTV si è espressa più volte in passato, incluse nelle amministrative del 2018.