Copyright, disinformazione, privacy, pirateria, SMAV, tutela dei minori e misure contro l’hate speech. Nel convegno odierno “Uso responsabile della rete e tutela dei diritti” organizzato dall’AGCOM presso la Sala Regina della Camera dei Deputati di Montecitorio in occasione del ventennale esponenti dell’Autorità, istituzioni e industria si sono confrontati sul tema centrale di come bilanciare diritti e responsabilità sulla Rete: diritti dei cittadini e utenti quindi, diritti dei minori e del pubblico più esposto, tutela di autori ed editori e responsabilità dei grandi operatori della Rete.
Oltre a esponenti dell’Autorità, dell’Accademia e della UE, ci sono stati due panel dell’industria, presenti associazioni e maggiori operatori moderati da Marcello Sorgi, editorialista de La Stampa. Per Confindustria Radio Televisioni l’intervento del Presidente Franco Siddi si è concentrato sulla necessità di riconoscere, tutelare e remunerare il diritto di autore online.
Il convegno si è aperto con il benvenuto della Vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni, che ha richiamato il lavoro fatto dalla Commissione coordinata da Stefano Rodotà per redigere la carte dei Diritti Internet, un documento all’avanguardia nel delineare i diritti di cittadinanza digitali.
Cardani: il problema della giurisdizione di internet. Il Presidente dell’Autorità Angelo Maria Cardani ha ricordato il ruolo dell’Autorità nel presidiare questa nuova forma di vita sociale e garantire regole per la pacifica convivenza e il pluralismo. Per Cardani il problema principale di Internet, rete globale, è la giurisdizione, l’autoregolazione appare lo strumento più adatto a far fronte alla velocità dell’innovazione, ma si fatica comunque a tradurre gli interventi in azioni concrete. Il Presidente ha sottolineato anche la necessità di allargare il discorso a tutte le componenti delle società per evitare di fare proselitismo ai convertiti.
Posteraro: interventi urgenti sulla responsabilità per evitare il far web. Il Commissario Francesco Posteraro, pur riconoscendo il valore della rivoluzione operata da Internet ha sottolineato come esso rimanga un mezzo su cui vengono veicolati contenuti e come tale deve essere regolato: “quello che non è lecito nella vita reale non può essere lecito online”. Uso responsabile della rete implica educazione per aumentare la consapevolezza anche dei disvalori economici e sociali generabili dagli abusi; azioni per evitare distorsioni (a livello di mercato e politico). Implica che si superi l’esenzione di responsabilità, ideata nel momento in cui la rete era giovane (il riferimento è al Safe Harbor della direttiva e-commerce del 2000) a dispetto dell’influenza su scelte e opinioni che la Rete, in maniera più rapida, pervasiva e massiva può avere. È questa una zona grigia su cui bisogna intervenire prima che si parli di “far web”, dove si impone la legge del più forte e il dominio di operatori che più che OTT (Over the Top) sono OTL (Over the Law).
Luciani: gli strumenti della tradizione giuridica per il web. L’intervento del costituzionalista Massimo Luciani, una lucida ricostruzione dei principi giuridici invalsi nel nostro ordinamento ha preso le mosse dalla prima sentenza della Corte Costituzionale italiana che ha sancito che ogni diritto nasce limitato dalla presenza di altri diritti, e dagli interessi generali condivisi nel tempo dalla società civile: la libertà della Rete e la sua presunta prevalenza rispetto ad altri diritti è pertanto un assunto ideologico inconsistente. Gli strumenti a tutela della disinformazione, anche in Rete già esistono, sono quelli delineati nel tempo per la professione giornalistica – i criteri di continenza sostanziale, materiale e formale. Le norme a promozione della libertà di manifestazione sono quelle delineate viceversa per gli istituti di democrazia rappresentativa (referendum). Con gli opportuni adattamenti e distinguo: la rete reclama il diritto di decidere in tempo reale, mentre la formazione di un’opinione deve essere maturata. Altri ambiti di intervento: tutela della vita privata, non solo privacy e diritti sul trattamento dei dati, ma un diritto a uno spazio inviolabile, come delineato alle origini, inclusivo ad esempio del diritto all’oblio. Lotta alla pirateria, attraverso l’estensione delle norme sul diritto di autore.
Viola: lo standard UE in materia di responsabilità e diritti della Rete. Roberto Viola UE, DG Connect, ha illustrato il percorso della UE nello stabilire standard di regole per la rete: si è chiuso il GDPR, regolamento già in vigore, modello di responsabilizzazione di tutti gli operatori sugli obblighi relativi al trattamento della privacy; il percorso di estensione di alcune regole (limiti alla pubblicità commerciale, tutela minori ecc) agli operatori della Rete nella direttiva SMAV, prossima alla promulgazione; revisione del codice delle Comunicazioni Elettroniche; disciplina del diritto di autore, che tende a contemperare contrapposte (es. remunerazione del diritto connesso degli editori e visibilità dei piccoli editori. Sono tutti questi interventi all’interno della strategia del mercato Unico Digitale che sono prossimi alla finalizzazione in questa consiliatura, una buona prassi che ristabilisce il primato della tradizione giuridica europea.