L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, relatore il Commissario Antonio Nicita, ha inserito all’interno del monitoraggio delle iniziative di auto-regolamentazione delle piattaforme on-line per contrastare la disinformazione sulle tematiche Covid-19, un progetto proposto da Facebook, basato sulla sperimentazione di un nuovo servizio di fact-checking su WhatsApp. La proposta, che è stata presentata al Tavolo permanente AGCOM“Piattaforme Digitali e Big Data”, si basa su un accordo tra Facebook e il fact-checker indipendente ‘Pagella Politica’, che opererà attraverso un progetto ad hoc denominato ‘Facta’. L’Autorità, esprime apprezzamento per la sperimentazione avviata, “in ragione della circostanza che servizi di messaggistica quali WhatsApp sono stati recentemente veicoli di disinformazione sul tema coronavirus”. E si riserva il monitoraggio dell’attività per gli aspetti di propria competenza, ivi inclusi quelli relativi all’utilizzo dei dati e all’efficacia della misura nel contrastare la disinformazione. Autoregolazione su base volontaristica quindi, apprezzabile in un periodo emergenziale, che speriamo porti, rientrati nella normalità, a rivedere tutta la tematica di informazione e disinformazione in un’ottica paritaria e condivisa con i media, anche per il citato aspetto, delicato e strategico, della gestione dei dati generati.
AGCOM: disinformazione online, fact checking su Whatsapp
