Si è tenuta giovedì scorso (25 ottobre) la riunione plenaria del tavolo tecnico sulla disinformazione on line istituito da Agcom con delibera 423/17/CONS.
La riunione ha visto la partecipazione degli stakeholders aderenti all’iniziativa, ossia i rappresentanti dei principali gruppi editoriali della stampa e radiotelevisione, le rispettive associazioni di categoria, tra le quali Confindustria Radio Televisioni, e i rappresentanti del mondo del giornalismo e della pubblicità.
Hanno introdotto i lavori il Presidente dell’Agcom, Marcello Angelo Cardani, e il Commissario Morcellini.
Il Presidente Cardani ha ribadito, tra l’altro, la preoccupazione dell’Autorità per l’impatto che la disinformazione online (fake news) e l’incitamento all’odio (hate speech) potrebbero avere nella prossima campagna elettorale per le elezioni europee di maggio 2019.
In quest’ottica, ha chiesto agli operatori delle principali piattaforme on line di assumere un ruolo più attivo, al fine di sviluppare ulteriori strumenti di autoregolamentazione idonei a contrastare questi fenomeni.
Sono poi intervenuti Marco Del Mastro e Benedetta Alessia Liberatore, direttori rispettivamente del servizio economico statistico e della sezione contenuti audiovisivi dell’Autorità, che hanno illustrato i principali contenuti del rapporto elaborato dai loro uffici all’esito di una prima fase di lavori sul tema.
Dall’analisi degli elementi emersi in questa prima fase, l’Agcom ha rilevato che le distorsioni dell’informazione online si presentano come un fenomeno multiforme, per caratteristiche, soggetti coinvolti, motivazioni, tecniche di comunicazione, risorse investite.
L’analisi in corso consente di individuare, da un lato, le strategie commerciali per contrastare il fenomeno, e dall’altro quelle di natura politico-ideologica.
Operativamente, anche in vista delle prossime elezioni europee, l’Autorità ha anticipato che si farà promotrice di linee guida e codici di condotta condivisi con i membri del Tavolo. Ancora, l’Agcom adotterà forme di monitoraggio dei fenomeni di disinformazione e di hate speech attraverso la fattiva collaborazione delle piattaforme online: verranno individuate forme di trasparenza del sistema della pubblicità online; sarà favorita la creazione, anche in Italia, di una piattaforma autonoma di fact-checking; saranno varate iniziative per promuovere la cultura mediatica e digitale e fornire ai cittadini strumenti per un uso consapevole e critico dei media (social e non); verranno introdotti nuovi strumenti di trasparenza per il consumatore attraverso la realizzazione di campagne informative sulla disinformazione.
Crtv continuerà a partecipare ai lavori del tavolo e dei sottogruppi.