Agcom. “Quella dell’Agcom è una fotografia puntuale dello stato e dell’evoluzione del sistema delle comunicazioni in Italia. Significative le considerazioni sulla tutela della proprietà intellettuale dei contenuti dei media presenti su tutte le piattaforme, dai broadcaster alla carta all’online: qui si gioca la sfida del futuro, a garanzia della stessa attività delle comunicazioni, a tutela dei produttori e dei cittadini consumatori per quanto riguarda la certificazione di qualità delle opere”. E’ l’analisi di Franco Siddi, presidente di Confindustria Radio Tv in merito alla Relazione Agcom 2017, presentata martedì 11 luglio a Roma.
“Interessanti – è il giudizio di Siddi – le considerazioni che impegnano l’Autorità sui nuovi scenari nei quali si presentano ormai nuovi attori verso i quali una regolazione appare necessaria a garanzia delle libertà del mercato e dei cittadini. E ha il suo significato sull’evoluzione tecnologica la considerazione che il riposizionamento dei canali disposti oggi sulla banda 700 MHZ dovrà avvenire ‘proteggendo gli attuali usi televisivi’: non dimentichiamo che da qui al 2022 ci sarà uno nuovo switch off parziale e un ulteriore ammodernamento di tutto il sistema di broadcasting e ricezione. Prepararsi correttamente per tempo – conclude – è doveroso”.