Trend socio-economici dalla Ricerca di Base Auditel – Censis. Le convivenze ridisegnano la definizione di famiglia, che comprende molte persone sole, ma anche molte coabitazioni, molte donne capofamiglia; oltre a un’alta digitalizzazione e personalizzazione dei consumi mediatici di bambini e adolescenti, sempre più precocemente connessi in Rete attraverso lo smartphone. Nel mezzo di questi sommovimenti la televisione resta il mezzo più diffuso (97% delle famiglie italiane), quello più aggregante, nella visione tradizionale e nelle nuove forme di tv connessa. Il quadro tratteggiato dal 1° Rapporto Auditel – Censis convivenze, relazioni e stili di vita delle famiglie italiane, presentato il 25 settembre al Senato della Repubblica, si basa sulla Ricerca di Base Auditel, che in 7 wave annuali intervista – casa per casa- oltre 41 mila italiani. I dati di tali interviste sono stati analizzati con Censis a costituire un nuovo strumento interpretativo della famiglie (intese appunto come convivenze effettive, almeno 6 mesi all’anno, “chi vive con chi” nel rapporto) delle dotazioni (“le cose nelle case”), dei consumi individuali e collettivi e dei ruoli negli acquisti (“utilizzi e decisioni”).
Come spiega Andrea Imperiali, Presidente di Auditel, “Auditel ha potuto perfezionare e validare un approccio assolutamente originale e lontano dai luoghi comuni per fotografare le trasformazioni in atto nella società italiana. Ora, assieme al Censis, abbiamo deciso di sistematizzare e rendere pubbliche le risultanze della Ricerca di Base Auditel lavoro d’indagine non mediato e realizzato interamente sul territorio, porta a porta”.
Dalla sintesi estrapoliamo qualche dato:
Soli o solitudini condivise. Le persone che vivono sole sono 5,7 milioni. 1,3 milioni vivono o con parenti o con altre persone con cui non hanno relazioni di coppia o genitoriali. Le coabitazioni che includono anche persone senza legami di parentela sono 2,3 milioni, e secondo il rapporto “sarebbe un errore sottovalutare quelle economiche”.
Donne capofamiglia. Le donne con ruolo di capofamiglia sono ormai 6,3 milioni, pari al 25,7% del totale delle famiglie. 2,9 milioni vivono in coppie con o senza figli, di cui ben 1,7 milioni assolvono da sole al ruolo di genitore: “una straordinaria esperienza di esercizio della responsabilità femminile nel quotidiano”.
Dotazioni. Le case degli italiani sono stracolme di elettrodomestici tradizionali o di ultima generazione. Tra tutti, spicca il televisore: ve ne sono oltre 43 milioni (il 97,1% delle famiglie ne possiede almeno uno). Sono 14 milioni i pc portatili (48,1%), 7,4 milioni i tablet (26,4%), 5,6 milioni i pc fissi (22,1%). I telefoni cellulari sono presenti in oltre il 95% delle famiglie, i telefoni fissi calano al 60% circa (meno se si considerano le linee solo per connessione dati, 13%).
Una persona, uno smartphone è la metrica ormai imperante in tutte le tipologie familiari: lo smartphone è utilizzato dalla quasi totalità dei membri delle famiglie, trasversalmente alla condizione socioeconomica, in solitudine (magari social ma non collettiva). “Sono addirittura 28 milioni, gli utilizzatori notturni che lo hanno eletto a inseparabile partner sin nel proprio letto. E ben 11,8 milioni indicano esplicitamente la fruizione sempre e ovunque dello smartphon e sul web” recita il Rapporto.
Tutti connessi. La connessione al web è ormai capillare e coinvolge tutti, anche gli anziani: wireless e mobile, in casa, al lavoro, negli esercizi e spazi pubblici è imprescindibile. Il 49,6% delle famiglie dispone di una connessione a banda larga: con una forte variabilità territoriale (meno al Sud) e sociale (meno le famiglie a basso livello socioeconomico).
Minori precoci digitali: il 49,2% dei bambini (4-11 anni) è connesso al web: tramite cellulare (17,6%), pc fisso (6,7%), portatile (24,2%) tablet (32,7%). Anche la televisione viene utilizzata per collegarsi a internet, spesso tramite dispositivi collegati (presumibilmente consolle, ma non è specificato, 21% dei 4-17enni). I nati dal 2000, che quest’anno diventano maggiorenni, sono il banco di prova tangibile degli effetti sociali, anche sulle relazioni familiari, dei nuovi strumenti tecnologici. Il rapporto parla di disintermediazione familiare generata dalla connessione permanente.
Consumi. I figli sono un moltiplicatore dei consumi, ma con molte precisazioni: il terzo figlio è in molti casi una delle determinanti della povertà, mentre le famiglie mono-genitoriali sono le più in sofferenza sul piano economico. Il potere decisionale sugli acquisti è ripartito fra capofamiglie e coniuge convivenza, con una ripartizione abbastanza tradizionale per sesso (prevalenza femminile per acquisti quotidiani ed elettrodomestici) nelle coppie con o senza figli. Cresce il peso dei figli nel caso di decisioni di spesa per i device informatici.
Sulla televisione. Nelle case degli italiani sono presenti quasi 43 milioni di apparecchi, nel 97% delle famiglie italiane c’è almeno un televisore: il 41% delle famiglie italiane ha una Tv, il 38,8% ne ha due, il 17,3% ne ha almeno tre.
La presenza di figli in famiglia è un moltiplicatore degli apparecchi televisivi: nelle coppie con figli ha un apparecchio televisivo il 32,1%, due apparecchi televisivi il 40,7% e almeno tre il 25,9% (tab.10).
Nelle famiglie con figli, al crescere dell’età dei figli aumenta il numero di apparecchi televisivi: infatti, tra chi ha un bimbo tra 0 e 3 anni il 45,1% ha un solo apparecchio televisivo, il 36,1% due apparecchi televisivi e il 16,7% almeno tre apparecchi.
L’analisi degli apparecchi Tv presenti in casa per numero componenti delle famiglie indica che la percezione e l’utilizzo dell’apparecchio televisivo restano ancora prioritariamente collettivi (tab.11).
Più alta è la condizione socioeconomica, più sono i televisori presenti nelle abitazioni.
Tv Connessa, smart ma non solo. Il 19,3% delle famiglie dispone di almeno un televisore connesso al web televisore smart TV, 13,6% o connesso tramite dispositivo esterno, 10,4% ha una Tv connessa al web tramite dispositivo esterno (tab.12). E’ proprio la connessione al web che apre a nuove fruizioni: collettive dei contenuti web su televisore smart; individuali di contenuti VOD, anche di origine televisiva, sugli smartphone.
ALLEGATI
Sintesi Rapporto CENSIS-AUDITEL (2018)