Tempi certi e tutela degli operatori che hanno effettuato ingenti investimenti. Martedì 21 giugno Confindustria Radio TV è stata audita dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sul procedimento per l’adozione del piano nazionale di assegnazione delle frequenze in banda III VHF per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+.
Alla riunione hanno partecipato il vicepresidente di CRTV, dott. Francesco Dini, la coordinatrice della Commissione Radio CRTV, dott.ssa Anna Maria Genzano e il direttore generale, dott. Rosario Alfredo Donato.
In avvio di seduta il Direttore della Direzione infrastrutture e servizi di media, dott. Antonio Provenzano ha illustrato gli obiettivi del procedimento in conformità al quadro normativo vigente e all’attuale contesto frequenziale. Procedimento che, ricordiamo, era stato avviato nel 2019 con delibera n.13/19/Cons e messo in “stand-by” in attesa della conclusione degli accordi di coordinamento con gli stati esteri sulla fascia adriatica che avrebbero consentito una più ampia disponibilità di frequenze da pianificare. Considerata la mancata sottoscrizione degli accordi e l’indeterminabilità delle tempistiche, è oggettivamente condivisibile, nonché apprezzata, la decisione dell’Autorità di predisporre un piano frequenze, magari aperta a revisioni nel prossimo futuro via via che dovessero aprirsi nuove disponibilità e opportunità. Ciò consentirebbe di mettere ordine almeno sulla parte di spettro al momento disponibile.
CRTV ha illustrato le posizioni del settore radiofonico nazionale e locale e ha chiesto certezza sui tempi di realizzazione del piano anche in considerazione degli investimenti fin qui effettuati e da sostenere (gli operatori saranno chiamati a fare l’ennesima risintonizzazione degli impianti). Le istanze presentate riguardano sia aspetti tecnici, come la verifica dei vincoli radioelettrici (PDV), sia organizzativi/logistici, come la predisposizione di una calendarizzazione (road map) del processo per consentire – come è avvenuto per le emittenti televisive – il coordinamento nella fase di rilascio e migrazione alle nuove frequenze.
Per il comparto delle radio locali CRTV ha fatto presente che le frequenze disponibili sulla fascia adriatica sono insufficienti. Si tratta, purtroppo, di una situazione oggettiva rispetto alla quale l’autorità non ha responsabilità né poteri. Confidiamo nella bravura e professionalità dei tecnici della Direzione che saranno chiamati a trovare le migliori soluzioni possibili e concretamente applicabili nell’attuale contesto frequenziale.