SIDDI: INIZIATIVA ATTESA E MOLTO APPREZZATA. DOPO TANTO PARLARE C’È BISOGNO DI INTERVENTI CONCRETI.
Mercoledì 1° febbraio, alla presenza del ministro Adolfo Urso, si è tenuta la riunione di insediamento del Tavolo permanente sulle comunicazioni elettroniche – settore radio. All’incontro, coordinato dal capo di Gabinetto, Federico Eichberg, hanno partecipato per Confindustria Radio Televisioni il presidente Franco Siddi e il direttore generale Rosario Alfredo Donato, le direzioni generali competenti del Dicastero, l’Agcom, La Rai, i Consorzi Dab nazionali e le associazioni di categoria del settore.
Il tavolo ha avviato il confronto tra operatori e istituzioni sulle principali tematiche del settore le cui esigenze saranno analizzate in ottica industriali e di filiera con l’obiettivo di studiare le possibili azioni a tutela degli investimenti e delle imprese.
Tra i principali temi del confronto, la trasmissione radiofonica analogica FM, la trasmissione radiofonica con tecnologia DAB Plus e le interlocuzioni sulle interferenze radio con i paesi esteri limitrofi.
Per il Ministro la radio resta uno dei servizi essenziali di grande interesse generale. “La radio è tra i mezzi di comunicazione più amati dagli italiani e ha dimostrato nel tempo la sua capacità di resilienza grazie alla sua prevalente attività d’informazione e agli investimenti operati dagli editori radiofonici. Alla radio e alle imprese di questo settore – ha dichiarato il ministro – vogliamo dedicare questo primo tavolo con l’obiettivo di creare un lungo e proficuo percorso di dialogo e di confronto su quello che sarà il futuro del comparto della radiofonia”.
Il ministro ha inoltre evidenziato che “Non è intenzione di questo Ministero avviare un piano di dismissione della radiodiffusione in tecnica analogica FM, concetto che ho già avuto modo di ribadire durante l’audizione alla Camera e al Senato sulle linee programmatiche per le telecomunicazioni. Questo Ministero è la casa delle Imprese e per tale motivo vogliamo rafforzare e sostenere le imprese del settore radio e ovviamente anche gli investimenti fatti”.
Sullo sviluppo del DAB Plus il ministro ha affermato che “ora parte una fase di transizione e il Ministero è pronto a fare la sua parte in questa sfida anche facendosi promotore di opportune semplificazioni dal punto di vista amministrativo, in grado di accelerare lo sviluppo tecnologico ed imprenditoriale”.
Sul problema delle interferenze con gli Stati esteri, Infine, il ministro è interessato a “capire se vi è la volontà, da parte degli stakeholder presenti, ad essere coinvolti direttamente a livello tecnico nelle interlocuzioni con la Commissione europea e con gli Stati esteri e le relative imprese per valutare la reale entità dei problemi rilevati”.
La radio ha dimostrato resilienza e vitalità. Incentivare e sostenere il DAB e tutti i mezzi di diffusione
Il Presidente Franco Siddi ha ringraziato il Ministro e l’intero staff per l’invito a partecipare al Tavolo e apprezzato l’iniziativa più volte in passato sollecitata da CRTV.
“Al ministro Urso – ha dichiarato Siddi nel suo intervento – va riconosciuto il merito di aver messo in agenda, come impegni prioritari, il confronto su un settore, quello radiotelevisivo, vitale per il progresso e la democrazia del Paese. Un settore industriale che ha dimostrato forte resilienza e tenuta nonostante le congiunture economiche degli ultimi anni e la forte concorrenza di operatori globali sul cui strapotere economico e finanziario, facilitato negli anni dall’ assenza di regole di mercato eque e non discriminatorie, si dovrà intervenire con coraggio e tempestività. La Radio – ha detto Siddi – ha dimostrato nel periodo della pandemia di essere uno dei mezzi di informazione e intrattenimento più seguiti e amati dagli italiani.
Sul merito dell’incontro, il Presidente Siddi ha sottolineato “l’esigenza di sviluppare e sostenere gli investimenti del DAB + senza avviare alcuna dismissione dell’FM, a salvaguardia del valore del lavoro degli investimenti delle imprese e dei diritti dei cittadini a continuare il ricevere il servizio radiofonico in ogni sede e con ogni mezzo. Non esiste alcuna condizione oggi di parlare di switch off dell’FM e sosteniamo pienamente quanto affermato su questi temi dal ministro oggi e in parlamento.”
Per Siddi, “una drammatica sostituzione dell’FM oggi, infatti, non è possibile senza un equilibrato e concreto sviluppo delle reti dab, che va costantemente verificato, inoltre, anche in base alla disponibilità dei ricevitori.
La radio dovrà essere ricevibile su tutte le piattaforme disponibili. Il Dab deve procedere decisamente ma senza lasciare nessuno indietro. L’avvio del tavolo istituzionale, con cadenze periodiche con valutazioni di dettaglio nelle fasi intermedie può dare buoni risultati sull’esempio del tavolo tv 4.0”.
CRTV parteciperà ai lavori con spirito di cooperazione e contributi attivi nel rispetto delle specificità delle imprese private associate e del servizio pubblico.
All’incontro, tra gli altri, significativa la partecipazione dell‘Agcom con la Commissaria Laura Aria e il Direttore Antonio Provenzano, che hanno sottolineato il lavoro fatto dall’Autorità (molto apprezzato da Crtv) per la pianificazione del DAB che ha consentito l’avvio del rilascio dei titoli autorizzativi da parte del MIMIT.
Tutela del patrimonio imprenditoriale e gratuità del servizio radiofonico
Puntuale e dettagliato l’intervento della Dottoressa Annamaria Genzano, coordinatrice della commissione radio CRTV e rappresentante di EuroDab Italia, che ha evidenziato l’importanza economica e sociale della fruizione gratuita dei contenuti radiofonici la cui offerta è disponibile su tutte le piattaforme tecnologiche oggi disponibili. Per garantire il servizio gratuito e un’informazione libera le imprese hanno dovuto investire, e continuano a farlo, ingenti risorse finanziare sia per lo sviluppo delle reti DAB sia sulle rati FM.
Per la Genzano è urgente e non più rinviabile trovare soluzioni con gli stati esteri sulle interferenze al fine di garantire maggior tutela alle imprese italiane, come sarà importate intervenire con norme e regole per assicurare la prominence anche nel settore radiofonico.
Radio locali, FM e DAB centrali per garantire continuità alle imprese
Per le radio locali è intervenuto il presidente dell’associazione Radio FRT, Alberto Mazzocco, che ha sottolineato che tutelare l’FM è come avere cura della prima della prima casa degli italiani. L’FM è ancora l’asset principale del sistema trasmissivo delle radio locali e il Dab va costruito con ordine evitando le autorizzazioni provvisorie e sperimentali che non aiutano a razionalizzare l’uso dello spettro. Anche per le radio locali è prioritari l’esigenza di azioni di tutela nelle aree deboli di confine.
In conclusione, il capo di gabinetto, Federico Eichberg, ha annunciato l’invio ai partecipanti di un cronoprogramma per le successive riunioni del tavolo.