Nuova TV digitale NTD | Ricevitori TV

 

Nel corso del processo di rilascio della banda 700MHz – coordinato a livello UE e motivato e cadenzato per rilasciare le frequenze ad uso del 5G – ci sono due passaggi tecnologici che rendono inutilizzabili gli apparecchi TV obsoleti ancora presenti nelle abitazioni degli italiani. Nella nuova roadmap, come definita con decreto del 5 luglio 2021, per quanto concerne le rimodulazioni delle date relative ai passaggi di standard e codifiche (art. 6) risulta che:

  • il 15 ottobre 2021 è avviata la dismissione della codifica DVB-T/MPEG-2 in favore almeno della codifica MPEG-4 su standard DVB-T, coinvolgendo numero rappresentativo di programmi. Le iniziative relative alla dismissione della codifica DVBT/MPEG-2;
  • la completa dismissione della codifica DVBT/MPEG-2 è prevista l’8 marzo 2022;
  • al termine delle operazioni di transizione delle reti alla struttura dei multiplex definita dal PNAF, è disposta l’attivazione dello standard DVB-T2 a livello nazionale, a partire dal 1 gennaio 2023.

Gli operatori di rete possono comunque attivare la codifica DVBT/MPEG-4 o lo standard DVBT2 prima delle scadenze, in base al principio della neutralità tecnologica.

Dovranno cambiare televisore tutti quegli utenti che ancora hanno ricevitori solo DVB-T.

La legge tutela i consumatori avendo previsto l’obbligo di vendita al dettaglio di ricevitori DVB-T2 già dal 1 gennaio 2017.

IL TESTO DI LEGGE 

(articolo 3-quinquies, comma 5 del d.l. 2 marzo 2012, n. 16, come convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012, n. 44  come modificato dall’art. 3, comma 1, legge n. 11 del 2015)

“Al fine di assicurare ai consumatori la migliore qualità di visione dell’alta definizione, a partire dal 1° luglio 2016 gli apparecchi atti a ricevere servizi radiotelevisivi venduti dalle aziende produttrici ai distributori di apparecchiature elettroniche al dettaglio sul territorio nazionale integrano un sintonizzatore digitale per la ricezione di programmi in tecnologia DVB-T2 con tutte le codifiche approvate nell’ambito dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU). Per le medesime finalità, a partire dal 1° gennaio 2017 gli apparecchi atti a ricevere servizi radiotelevisivi venduti ai consumatori nel territorio nazionale integrano un sintonizzatore digitale per la ricezione di programmi in tecnologia DVB-T2 con tutte le codifiche approvate nell’ambito dell’ITU*. Per le successive evoluzioni delle codifiche, gli obblighi previsti dal presente comma decorrono rispettivamente dal diciottesimo e dal ventiquattresimo mese successivi all’approvazione da parte dell’ITU. Con regolamento dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni sono indicate le codifiche che devono considerarsi tecnologicamente superate, in ordine alle quali non sussistono gli obblighi previsti dal presente comma.”

(*lo standard di codifica HEVC Main 10, di cui alla raccomandazione ITU-T H.265 è stato approvato il 22 dicembre 2016, ndr)

I televisori non aggiornati, non passeranno il primo salto tecnologico della dismissione della codifica MPEG-2 se non sono abilitati per la ricezione dei canali in HD. Si può sostituire il televisore o dotarlo di un decoder per la ricezione in HD. Viceversa per verificare se il proprio ricevitore TV (televisore o decoder) è a prova di futuro e predisposto per la ricezione del nuovo segnale che andrà a regime a partire dal gennaio 2023, già da tempo le emittenti, su proposta condivisa all’interno di CRTV, hanno predisposto sul tasto 100 e 200 del telecomando un cartello di test della trasmissione in standard DVB-T HEVC. Ovviamente acquistando un ricevitore TV (televisore o decoder) oggi,  potrà ricevere il segnale TV di nuova generazione.

Per tutti i dettagli relativi alla verifica si consiglia di far riferimento al sito appositamente creato dal MISE per il passaggio alla nuova tv digitale (NTD) in particolare la pagina dedicata “cosa fare per verificare se la tua TV può ricevere il nuovo segnale

 

 

Il Governo, per il triennio 2019-2022 ha stanziato complessivamente 251 milioni di euro di agevolazioni per l’acquisto di nuovi apparati idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi DVB-T2 – HEVC Main10. In particolare, con la legge di Bilancio 2019 sono stati resi disponibili 151 milioni di euro da destinare all’erogazione del Bonus TV – Decoder valido sia per l’acquisto di TV o decoder compatibili con il nuovo digitale terrestre, sia per l’acquisto di decoder per la ricezione satellitare, mentre, con la successiva  legge di Bilancio 2020, sono stati assegnati ulteriori 100 milioni da destinare al finanziamento del Bonus Rottamazione TV di cui si può beneficiare rottamando contestualmente un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018, data di entrata in vigore dello standard di codifica HEVC Main10 e valido esclusivamente per la sostituzione delle TV e non per i decoder.

Bonus tv e decoder, cosa. Dal 18 dicembre 2019 presso i rivenditori accreditati (punti fisici e online) è possibile accedere al “bonus TV” (successivamente rinominato bonus TV decoder), contributo per l’acquisto di ricevitori TV (decoder o televisori) conformi al digitale terrestre di nuova generazione o per l’acquisto di ricevitori satellitari.  Il bonus, introdotto definitivamente con il decreto interministeriale (MISE-MEF) del 18 ottobre 2019 (GU Serie Generale n.270 del 18-11-2019), è destinato alle famiglie con reddito Isee fino a 20.000 euro annui. Il contributo è erogato sotto forma di sconto sul prezzo di acquisto di un ricevitore per nucleo familiare. Inizialmente tale sconto, arrivava fino a un massimo di 50 euro, cifra che copre completamente il prezzo di un decoder di nuova generazione. Nell’agosto 20021, con l’introduzione del “bonus rottamazione TV” (decreto MISE 5 luglio 2021, pubblicato in GU il 7 agosto), esteso a tutti senza limitazione di reddito e cumulabile con il bonus precedente, tale tetto è sceso a 30 euro

Bonus Tv e decoder, ricevitori idonei. Il contributo vale per l’acquisto di “apparecchi atti a ricevere programmi e servizi radiotelevisivi”, quindi si applica sia a televisori sia a decoder esterni: in quest’ultimo caso gli apparecchi dovranno essere dotati di presa o di convertitore idonei ai collegamenti alla presa SCART dei televisori.

Tutti i ricevitori devono essere dotati di interfacce di programmi (API) aperte. I contributi sono erogati per i ricevitori a prescindere dalla piattaforma tecnologica scelta dal consumatore (terrestre, satellitare, cavo).  In caso di   digitale   terrestre, gli apparecchi devono incorporare la tecnologia DVB-T2 HEVC, Main 10.

Sul sito MISE, nella sezione dedicata ai produttori di apparati (per la registrazione degli apparecchi idonei a usufruire del bonus TV, autocertificazione) è consultabile la lista dei ricevitori idonei a ricevere il contributo per marca, modello, e EAN. La lista è costantemente aggiornata. Sempre dal sito MISE è scaricabile un facsimile del modulo che il consumatore dovrà compilare presso il punto vendita (autocertificazione Isee, con esibizione di documento di identità e codice fiscale) per accedere al bonus. Per il rivenditore lo sconto permette di maturare un credito di imposta previa registrazione sulla piattaforma telematica dell’Agenzia delle Entrate.

Link al sito del MISE, pagina relativa al bonus TV decoder

Bonus rottamazione TV, cosa. È del 7 agosto la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto “Modalita’ di erogazione dei contributi per l’acquisto di apparecchiature di ricezione televisiva, previo avvio a riciclo degli apparecchi obsoleti” del 5 luglio 2021, anche noto come “bonus rottamazione TV”. Il decreto, a firma del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Economia e delle Finanze è operativo dal 23 agosto, 15 giorni dopo la pubblicazione. CRTV ha accolto  con favore l’adozione di un provvedimento, proposto e richiesto da tempo  in tutte le sedi istituzionali in quanto necessario per approntare uno smaltimento virtuoso dei ricevitori obsoleti in un’ottica di tutela dell’ambiente e per allargare la platea dei beneficiari dell’incentivo, per la transizione alla Nuova TV Digitale.

Bonus rottamazione TV, ricevitori idonei. L’agevolazione, aperta a tutti i residenti in Italia, permette di ottenere uno sconto del 20% sul prezzo d’acquisto di un nuovo televisore compreso nella lista di prodotti “idonei” pubblicato sul sito  del  Ministero  dello  sviluppo economico, fino ad un importo massimo di 100 euro sull’acquisto (uno per famiglia in regola con il pagamento del canone). Trattandosi di bonus erogato per incentivare un corretto smaltimento dei rifiuti elettronici in un’ottica di tutela dell’ambiente, al momento dell’acquisto si deve rottamare un televisore (smaltimento presso i rivenditori aderenti, link all’elenco aggiornato); oppure dar  prova di aver rottamato (modulo di autodichiarazione convalidato presso un’ isola ecologica autorizzata) un apparecchio “obsoleto”, ossia, secondo il decreto, acquistato  antecedentemente alla data del 22 dicembre 2018, in quanto non in  grado  di  ricevere trasmissioni in codifica HEVC Main 10 (codifica da raccomandazione ITU-T.H.265). Il MISE ha chiarito che il bonus rottamazione TV si applica solo ai televisori, sia come apparecchi da rottamare che da acquistare. Il chiarimento è pubblicato nella sezione Domande e Risposte del sito dedicato alla nuova TV digitale.

Bonus TV decoder e bonus rottamazione TV. Il bonus rottamazione si differenzia, ed eventualmente si cumula (nelle famiglie che hanno tutti i requisiti), con il bonus TV,  quest’ultimo destinato esclusivamente ai cittadini appartenenti ad un nucleo familiare con un ISEE non superiore ai 20.000 euro, attivo dal novembre 2019. Il contributo per la rottamazione della TV è cumulabile per l’acquisto di un apparecchio con il precedente incentivo (bonus TV ) per coloro che siano in possesso di tutti i requisiti richiesti. Ma il bonus Tv decoder, a  far  data  dall’entrata  in  vigore del nuovo decreto (8 agosto), è ridotto a 30 euro (o al  minor  valore  pari  al prezzo di vendita se inferiore )

Bonus TV e decoder, e bonus rottamazione TV quando e quanto. Il contributo è concesso fino al 31 dicembre 2022, oppure fino all’esaurimento dei fondi pari complessivamente a 151 milioni di euro, così suddivisi: 25 milioni di euro per l’esercizio finanziario 2019, 76 milioni di euro per l’esercizio 2020 e 25 milioni di euro per ciascuno degli esercizi 2021 e 2022. Con l’introduzione del bonus rottamazione TV che ha allargato la platea dei beneficiari a tutti ma è limitato all’acquisto di televisori, la dote del fondo unico del Bonus rottamazione TV e Bonus Tv è salita a 251 milioni di euro. L’incentivo è disponibile fino al 31 dicembre 2022 salvo  anticipato  esaurimento  dei   fondi.

L’aggiornamento delle risorse e l’allargamento della platea dei beneficiari si era reso necessario, come più volte CRTV ha sottolineato, per facilitare il ricambio del parco televisori delle famiglie italiane, ricambio che andava a rilento nonostante il bonus TV e rischiava di far arrivare alle date di discontinuità tecnologica (spegnimento dell’MPEG2 e passaggio al DVBT-2) diversi milioni di famiglie italiane con schermo nero.

Link al sito del MISE, pagina relativa al bonus rottamazione TV FAQ.

Parco televisori attuali.  Il numero di famiglie che devono sostituire gli apparecchi TV e i decoder è stimata dalla Fondazione Ugo Bordoni, che a partire dalla Ricerca di Base Ipsos per Auditel, ha approntato un meccanismo di verifica dei ricevitori presenti presso le famiglie intervistate, che viene proiettato sul totale italiano. Si tratta di stime periodiche, accessibili sul sito del MISE. Le ricognizioni sono in seguiti state elaborate da SWG con Fub, l’ultima, la quinta, risale al Novembre 2021.

Nuova TV digitale, HbbTV e Smart TV. Oltre a liberare nuove frequenze per il 5G, il passaggio alla nuova tecnologia di trasmissione, grazie all’introduzione dei nuovi codec di compressione audio-video, permetterà di supportare i contenuti ad altissima definizione anche sulla televisione gratuita. Con l’adozione delle nuove tecnologie si permetterà pertanto alla TV via etere di evolvere, svilupparsi e  competere seguendo standard qualitativi  già sperimentati dagli utenti su altre piattaforme.

Sempre sul fronte dell’accessibilità di ulteriori contenuti e servizi sul televisore di casa, si segnala, sul fronte dell’interattività, la diffusione di un nuovo standard: si chiama HBBTV (acronimo di Hybrid Broadcast Broadband TV) ed è un  protocollo sviluppato dalle maggiori industrie mondiali dei produttori di televisori e dai broadcaster, che permette di ampliare i contenuti di ogni canale televisivo, ricevibile via antenna terrestre o via satellite, tramite un collegamento a Internet. Ogni emittente può quindi caricare, insieme al canale tradizionale, informazioni aggiuntive, ulteriori programmi tv o una completa rassegna dei programmi già andati in onda, sfruttando la connessione a Internet.

L’HBBTV è una piattaforma ibrida e aperta che consente agli utenti di accedere a contenuti di diversa natura e provenienza; oltre ai contenuti extra caricati dalle emittenti, l’utente potrà accedere a programmi on demand, programmare la registrazione di programmi TV, chattare e accedere a social network.

Lato utente un televisore compatibile con lo standard “ibrido” funziona esattamente come i televisori attuali, ossia per vedere i canali del digitale terrestre (o satellitare) si dovrà collegare il dispositivo all’antenna TV relativa. Per accedere ai servizi interattivi – sarà il televisore a segnalare all’utente quando questi saranno disponibili – il televisore dovrà essere connesso alla rete Internet di casa. Un televisore predisposto per la HBBTV ha un bollino apposito esposto.Rispetto alla smart TV, che permette l’accesso online attraverso un software e una scelta predeterminata dal costruttore di ricevitori televisivi, l’HBBTV è uno standard i cui contenuti di origine broadcast, permettono maggiori livelli di interazione e coordinamento con gli stessi, inclusa la comunicazione pubblicitaria.

Nuova Tv Digitale e 5G. Il passaggio alla NTD traghetta il mezzo televisivo verso una piattaforma evoluta, broadcasting e on demand, con dimensioni, risoluzioni e user experience di altissimo livello in interazione con servizi di TV enhanced (arricchita).

La tecnologia broadcast, nella sua versione più evoluta DVB-T2, è la più efficiente, la più ecologica e la meno costosa per la diffusione di contenuti a un numero molto elevato di persone contemporaneamente e in tempo reale.

I sistemi broadcast sono i più rispettosi della privacy degli utenti e dei vincoli sulle emissioni elettromagnetiche (a quest’ultimo riguardo si ricorda, incidentalmente, che dovrà essere predisposta ogni misura di controllo, intervento, ristoro in caso di interferenze della  nuova tecnologia 5G con il broadcasting televisivo).

CRTV si batte affinché questo passaggio tecnologico non sia solo un espediente per garantire una maggiore capacità trasmissiva al 5G, ma un elemento per lo sviluppo competitivo della piattaforma televisiva e per tutto il settore audiovisivo nazionale – intendendo con esso il settore televisivo e la filiera che intorno ad esso ruota. La Nuova Tv Digitale costituirà infatti anche uno dei volani principali per incentivare il take up dei servizi a banda ultra-larga da parte dell’utenza residenziale.

 

 

Print Friendly, PDF & Email