In Germania è nata una alleanza di broadcaster per garantire che le frequenze UHF nella gamma da 470 a 694 MHz (banda sub-700) rimangano disponibili a lungo termine per la trasmissione terrestre televisiva e per gli eventi (PMSE). Ne dà notizia una testata di settore (link).
La necessità di mantenere la banda sub-700 ad uso primario per il broadcasting è stata sostenuta da CRTV, associazione delle radio e le televisioni italiane pubblica e private, nazionali e locali in Confindustria fin dai tempi della decisione UE (UE 2017/899). Tale decisione, come noto, ha imposto: il rilascio della banda 700 MHz da parte dei servizi di broadcasting ivi trasmessi entro il 2022 a favore dello sviluppo della banda ultralarga mobile (es. 5G) e la migrazione e concentrazione degli stessi nella sottostante fascia 470-694 MHz (“sub 700”).
Con la sua mossa, la neonata Alliance for Broadcasting and Cultural Frequencies vuole impedire che lo spettro venga assegnato agli operatori di rete mobile o ad altri utenti alla prossima World Radiocommunication Conference nel 2023 (WRC-23) quando si deciderà sul futuro utilizzo della banda UHF tra 470 e 694 MHz a partire dal 2030.
I membri fondatori includono le emittenti pubbliche ARD, ZDF, l’associazione industriale delle emittenti commerciali VAUNET, Deutschlandradio, le autorità dei media, Media Broadcast, l’iniziativa SOS – Save Our Spectrum, Sennheiser e l’associazione industriale ZVEI.
La gamma UHF tra 470 e 694 MHz è attualmente assegnata al broadcasting ed eventi. In Germania, ARD, ZDF e Media Broadcast utilizzano le frequenze per DTT (DVB-T2/Freenet TV). Inoltre, le frequenze vengono utilizzate in occasione di eventi, concerti e festival per radiomicrofoni e altre apparecchiature di produzione wireless, nonché in occasione di fiere o conferenze nelle università. Altri utenti sono servizi meteo e astronomia.
L’alleanza sta conducendo una campagna, in particolare con i decisori politici, volta a preservare lo spettro di frequenze a lungo termine per i media e la cultura a tutela del pluralismo e l’identità culturale. Si sottolinea, fra l’altro, la necessità di garantire attraverso i trasmettitori terrestri tali servizi per informare direttamente la popolazione, inclusi quelli emergenziali in caso di crisi o calamità naturali
Al tema sarà dedicata una conferenza, il 1 dicembre p.v., di cui daremo informazione (agenda).