“Il mio compito sarà quello di individuare gli strumenti e le modalità migliori per supportare e indirizzare le Aziende operanti nel settore nel cammino dell’innovazione e dell’innalzamento della qualità del lavoro, affinché si possa realizzare compiutamente quel pluralismo informativo, comunicativo e culturale che i cittadini si aspettano da una democrazia matura come la nostra”: così si è espresso il sottosegretario della PdCM con delega all’editoria Alberto Barachini in risposta alla lettera di congratulazioni e auguri di buon lavoro inviata del Presidente Franco Siddi a nome di Confindustria Radio Televisioni, dei suoi organi direttivi e degli associati. Il Sottosegretario si è dichiarato consapevole delle difficoltà e le sfide che sta affrontando il mondo radiotelevisivo, ma anche delle opportunità che lo attendono, e si è detto disponibile a un dialogo e confronto “imprescindibile” con tutti gli attori del settore e le associazioni che li rappresentano.
Nella lettera il Presidente di CRTV, Franco Siddi, ha richiesto per le imprese radiotelevisive, come del resto per gli altri media con forti responsabilità editoriali, politiche di sostegno allo sviluppo di lavoro e innovazione in un’ottica di considerazione paritaria con i soggetti della Rete.
CRTV è impegnata a perseguire l’obiettivo di un ordinato e proficuo sviluppo di relazioni per un sistema, quello dei media professionali, dei suoi beni, dei suoi valori, delle sue ricchezze espressive che sono elemento qualificativo della realtà storica e prospettica dell’Italia. Si tratta di un profilo speciale di industria, significativo per la sua capacità di essere moltiplicatore di opportunità di sviluppo e di crescita. Un’industria per cui appare necessario un dialogo anche istituzionale che tenga in connessione i vari ambiti, soprattutto quando si tratta di guardare all’innovazione, ai profili del lavoro organizzato e regolato, al pluralismo dell’informazione. Secondo Siddi dal mondo della radiotelevisione – a partire dalle provvidenze per l’emittenza locale – arrivano peraltro esperienze fruttuose per disegnare un nuovo paradigma di un intervento pubblico corretto verso il lavoro in tutti i media.