Occasione per contestualizzare i dati delle piattaforme broadcast e il valore dell’offerta gratuita italiana. La presentazione del monitoraggio dei canali TV di CRTV a Tech Talk, a cura di Rosario Donato, Direttore Generale CRTV e Andrea Veronese, responsabile dell’Ufficio Studi e Ricerche ha offerto l’occasione per presentare lo scenario dell’offerta televisiva in Italia sviluppato negli anni dall’Associazione e la centralità che all’interno di essa svolge l’offerta gratuita sulla piattaforma di elezione, il digitale terrestre. All’evento online, organizzato e coordinato da Andrea Michelozzi, Comunicare Digitale, sono intervenuti anche Luca De Bartolo, Tivusat, e Francesco Siliato, Studio Frasi.
Nel suo intervento di apertura il Direttore Donato ha indicato che il lavoro di mappatura del mercato è alla base dell’attività associativa, con diversi studi che affiancano il lavoro di monitoraggio e di posizionamento sulla normativa e la regolazione. Come da statuto, CRTV intende contribuire a creare – promuovendo la collaborazione con le istituzioni, i regolatori e i legislatori di tutti gli attori radioTV, pubblico e privati, nazionali e locali – un ecosistema economico e di mercato sostenibili e che favorisca lo sviluppo delle imprese del comparto, tutelandone e valorizzandone gli investimenti. “La mappatura delineata dall’Ufficio Studi fotografa un sistema televisivo caratterizzato da una piattaforma predominante, il digitale terrestre, su cui tutti gli editori hanno investito nel tempo creando un’offerta ricca e diversificata, e dove la televisione (e di recente anche la radio) è essenzialmente gratuita” ha detto Rosario Donato. “Ad essa nel tempo si è affiancata la piattaforma di servizi complementare – o meglio integrativa, dal punto di vista tecnologico e di programmazione – di Tivusat, su satellite, anch’essa gratuita, . Il report fotografa un sistema che sta cambiando, per effetto del passaggio tecnologico accelerato indotto dal refarming e dal più ampio scenario competitivo digitale connesso, dove la televisione italiana resta connotata dalla gratuità e varietà della programmazione, e da una piattaforma di elezione, per storia, investimenti e caratterizzazione dell’offerta editoriale, ma a questa limitata: all’offerta lineare tradizionale si affianca, infatti, una ricca offerta (e crescenti consumi) streaming e on demand dei broadcaster”.
Francesco Siliato ha indicato che nel primo semestre 2022 si è registrato un consistente calo dell’audience TV, -1 milione, ma al tempo stesso la resilienza delle generaliste e che si assiste al convergere di molta della nuova offerta pay (SVOD) sulla risorsa pubblicitaria. Luca De Bartolo ha sottolineato come l’offerta in alta definizione su Tivùsat sia ampiamente prevalente per numero, con 60 canali, e che essi aumenteranno a 70 entro l’estate, a luglio, con l’apporto del Gruppo Mediaset, mentra lato broadcaster pubblico è di questi giorni, infine, l’illuminazione speciale del canale in 4k della Rai su Tivùsat, in occasione dell’evento Eurovision Song Contest a Torino.
Per l’illustrazione del report si rimanda alla versione integrale pubblicata sul sito CRTV. Nella presentazione dei dati è emerso chiaramente come l’offerta gratuita, cresciuta di recente anche per l’apporto della piattaforma free satellitare che conta ormai 2,7 milioni di schede vendute ad oggi, sia l’elemento caratterizzante del mercato italiano. Il monitoraggio dei canali negli ultimi 10 anni ha individuato, in anticipo rispetto ad altri mercati, l’investimento degli operatori pay nella piattaforma free, la concentrazione di Sky (satellite pay) sull’offerta proprietaria, la creazione di un ambiente multichannel free molto ricco per offerta e brand di programmi ed editori. Altra particolarità tutta italiana, il fenomeno radiovisione, anch’esso documentato con dati.
LINK al video integrale TECH TALK – I canali Tv in Italia 2021