Confindustria Radio TV

  • Home
  • Chi Siamo
    • Profilo
    • Organi Sociali
      • Consiglio di Presidenza
      • Consiglio Generale
      • Revisori dei Conti
      • Probiviri
    • Commissioni
    • Struttura
    • Statuto
  • Associati
    • Associati Nazionali
    • Radio Locali
      • Profilo
      • CONSIGLIO DIRETTIVO
      • Associati
    • Tv Locali
      • Profilo
      • CONSIGLIO DIRETTIVO
      • Associati
  • Normativa
    • Archivio Legislativo
    • Circolari e Comunicazioni
    • Dossier
    • CCNL
    • Scadenze Radio TV
  • Ufficio studi
    • Crono Mappe RTV
      • Crono Video-Tv
      • Crono Audio-Radio
    • Studio Radio e Tv
    • Approfondimenti
    • MK Pubblicitario
      • Archivio
  • Comunicazione
    • Newsletter
      • Radio TV News 2023
      • Radio TV News 2022
      • Radio TV News 2021
      • Radio TV News 2020
      • Radio TV News 2019
      • Radio TV News 2018
      • Radio TV News 2017
      • Radio TV News 2016
      • Radio TV News 2015
      • Radio TV News 2014
    • Comunicati Stampa
    • Calendario Eventi
    • Assemblee e Convegni
      • Assemblea 2017
      • Assemblea 2016
      • Assemblea 2015
      • Convegni
    • Gallery
    • Glossario
  • Contatti

CRTV: no all’esclusione dei veicoli commerciali dall’obbligo di interfaccia DAB

3 Giugno 2019

Comunicato stampa

Confindustria Radio Televisioni manifesta apprezzamento per l’emendamento proposto al D.L. 32/2019 (c.d. Decreto Sblocca Cantieri) volto a ripristinare l’obbligo di dotazione di apparati atti alla ricezione della radio digitale DAB per alcuni veicoli (categoria N, vale a dire veicoli commerciali) e altri apparati, esclusi da detto decreto.  La ricevibilità del segnale digitale DAB dovrà essere implementata su tutti i nuovi ricevitori dando avvio alla fase decisiva di un percorso di consolidamento tecnologico e di digitalizzazione del settore in cui i broadcaster radiofonici investono da anni.

La legge di bilancio 2018 (art. 1 c. 1044) aveva correttamente previsto l’obbligo di dotare gli apparecchi atti alla ricezione della radiodiffusione sonora almeno di un’interfaccia che consentisse all’utente di ricevere i servizi della radio digitale, al fine di favorire l’innovazione tecnologia. Tale norma prevedeva, tra l’altro, un termine congruo per l’immissione dei terminali sul mercato italiano e riconosceva che lo stimolo all’adozione dei nuovi ricevitori presso il pubblico è elemento essenziale per l’innovazione della radio. La norma, in vigore da oltre un anno e mezzo, non è mai stata messa in discussione. Essa fa parte di un pacchetto di disposizioni volte a razionalizzare l’uso dello spettro frequenziale e pone l’Italia al passo con i più avanzati Paesi europei. La citata Legge di Bilancio 2018, costituisce attuazione di previsioni già contenute nel Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche (Direttiva UE 2018/1972) che dovrà essere recepito compiutamente nei prossimi mesi.

La radio  digitale, in Italia, è  ormai  una realtà: ingenti investimenti sono  stati sostenuti dagli operatori radiofonici  per la realizzazione dell’infrastruttura di rete  ed altre risorse sono state pianificate per i prossimi mesi per realizzare una copertura capillare del territorio proprio alla luce dell’entrata in vigore della nuova normativa alla quale gli operatori si sono preparati nei tempi; oltre ai contenuti radiofonici già noti al grande pubblico, molti investimenti sono stati effettuati per offrire agli ascoltatori contenuti all digital  e  nuove offerte e servizi. Allo stato attuale, la copertura del segnale per gli operatori nazionali supera l’80% della popolazione.

Dunque, il differimento dei termini per alcuni ricevitori e le misure limitative ad una norma dagli evidenti connotati innovativi, non solo contrasterebbero con l’impegno assunto dal Governo di provvedere all’effettiva assegnazione di risorse frequenziali della banda III-VHF prioritariamente al DAB, ma avrebbero impatti molto rilevanti sia sullo sviluppo della tecnologia sia sui conti economici di numerosi soggetti che sono arrivati preparati alle scadenze stabilite, lavorando per questo obiettivo da un anno e mezzo e investendo risorse aggiuntive rispetto agli investimenti precedentemente pianificati.

È utile ricordare che l’esclusione dei veicoli commerciali e trasporto merci, (oltre ad altre, quali ad es. la telefonia mobile) comporterebbe un danno anche per l’utenza, sia sul piano del pluralismo dell’accesso all’informazione e all’intrattenimento radiofonico, sia perché privata di uno strumento prezioso in grado di fornire informazioni utili in caso di particolari e gravi situazioni di emergenza e pericolo lungo i percorsi stradali ed autostradali, compresi i tratti delle gallerie.

Un’eventuale limitazione all’utilizzo della radiofonia digitale costituisce un forte limite al processo di innovazione tecnologica a cui tutti gli operatori tendono per essere più competitivi sul mercato e per fornire agli utenti un prodotto di maggiore qualità.

 

 

Roma, 3 giugno 2019

 

 

Print Friendly, PDF & Email
Tags | Confindustria Radio Televisioni, CRTV, DAB, Radio, Radio Digitale
 0
Share Now

You Might Also Like

CNU

AGCOM: Tavolo Tecnico disinformazione

2 Febbraio 2018

Banda 700, prima fase limitata di rilascio: si parte in Sardegna da Oristano e Sassari

10 Gennaio 2020
radio TER

La Radio digitale cresce

7 Giugno 2019

Web tax e Robin tax. Siddi, CRTV: la nuova fiscalità non è equa

5 Dicembre 2019
Previous Post TV Comunitarie Locali: 206 emittenti ammesse nella graduatoria definitiva 2017
Next Post IES 2019. Agcom pubblica modello, guida e istruzioni
Settembre 2023
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930  
« Ago    

Canali TV Italia 2022

Cronomappe Audio Video

Iscriviti Alla Newsletter

  • Home
  • Comunicazione
  • Studi e Ricerche
  • Norme e Regolamenti
  • Privacy e Cookie


© Confindustria Radio Televisioni
Piazza dei SS. Apostoli 66 - 00187 ROMA - Tel: +39 06.93562121 - Fax: +39 06.69368541 - email: segreteria@confindustriaradiotv.it
Tutti i diritti riservati