In una lettera congiunta diverse associazioni di broadcaster europei, fra cui Confindustria Radio Televisioni, accolgono con favore la richiesta del Consiglio di mantenere le esclusive territoriali e le priorità del Piano d’azione per i media audiovisivi (MAAP). Se lo strumento principe per la ripresa sono i PNRR all’interno dei quali gli Stati membri devono trovare risorse per favorire la digitalizzazione e l’internazionalizzazione dei media (risuonano al riguardo le proposte di CRTV per il PNRR), si indicano anche nuovi strumenti.
La lettera. “Le conclusioni del Consiglio Europeo riconoscono l’importante ruolo svolto dai mezzi di informazione e dai settori audiovisivi nel fornire informazioni e intrattenimento a milioni di europei, in particolare durante la pandemia, settori al centro delle industrie creative e culturali europee e di un ecosistema di occupazione e crescita economica a livello locale e nazionale in tutta Europa. Abbiamo bisogno di un ambiente affidabile che promuova la certezza del diritto per investimenti sostenibili, un solido insieme di leggi per garantire condizioni di parità e promuovere la competitività e politiche responsabili per tutelare contenuti e spazi informativi da pratiche illegali e dannose online”. La lettera, firmata dalle maggiori associazioni di broadcaster radiotv europei – ACT, ARCA, CONECTA, CRTV, UTECA, VAUNET, ZPPM – fra gli aspetti importanti contenuti nelle conclusioni, sottolinea, fra gli altri: il richiamo al level playing field e a un quadro regolatorio (cruciale in questo momento di gestazione di proposte importanti, es. DSA, DMA); il mantenimento delle esclusive territoriali, a tutela della remunerazione del mercato audiovisivo; il sostegno all’industria dei media, per la produzione e la diffusione di contenuti informativi e identitari europei.
Le conclusioni del Consiglio. Il Consiglio Europeo dei Ministri della Cultura che si è svolto il 18 maggio ha approvato delle conclusioni a sostegno della ripresa e della trasformazione del settore europeo dei media. Le conclusioni rispondono al piano d’azione presentato dalla Commissione il 3 dicembre 2020 declinato in 10 azioni concrete per il settore dei media, i cittadini e le imprese europee, declinate su tre aree di intervento: ripresa, trasformazione, strumenti.
Strumento di ripresa principe è il dispositivo per la ripresa e la resilienza (PNRR) strumento finanziario post-crisi dell’UE: gli Stati membri sono invitati ad avvalersi dei piani nazionali per investire e accelerare la trasformazione digitale e la transizione verde dei settori dei mezzi di informazione e degli audiovisivi. Ma si propongono anche una serie di iniziative a sostegno dei settori audiovisivo e dei mezzi di informazione. Oltre alla prevista MEDIA INVEST, che fornirà 400 milioni di EUR per sostenere gli investimenti nell’industria audiovisiva i mezzi di informazione beneficeranno dei prestiti e degli investimenti a titolo dell’iniziativa NEWS e uno strumento digitale interattivo che aiuterà le imprese del settore dei media a individuare il regime di sostegno finanziario più adatto.
Qualche dato. L’industria audiovisiva e il settore dei mezzi di informazione sono importanti attori economici con un fatturato annuo di 193 miliardi di EUR, secondo le stime della Commissione europea. Entrambi i settori hanno sofferto durante la crisi COVID-19 con introiti pubblicitari calati fra il 20 e l’80% e le sale cinematografiche europee hanno subito ingenti perdite.