24 novembre 2016
Il Consiglio UE fra l’altro ha trattato il tema della riforma del diritto d’autore e ha preso agli atti una posizione della delegazione francese sul tema (14153/16). Riportiamo alcuni passaggi.
“Le autorità francesi ritengono che la modernizzazione del quadro europeo sul diritto d’autore intrapresa dalla Commissione europea non sia solo un aspetto del mercato unico digitale, ma dovrebbe costituire una vera e propria strategia europea della cultura nell’era digitale. Non si tratta solo di facilitare l’accesso dei consumatori alle opere, ma anche di sostenere le imprese creative, l’equa remunerazione dei creatori, la sostenibilità economica della cultura, la diversità di contenuti creati e la libertà di scelta del pubblico. Il Consiglio dei Ministri della Cultura dovrebbe pertanto svolgere un ruolo attivo nella riforma, per contribuire a plasmare il futuro delle politiche sul finanziamento di iniziative creative e di supporto alla diversità culturale. In particolare, l’equa remunerazione del valore tra i creatori e gli intermediari che pubblicano opere protette online su larga scala rappresenta una questione vitale”.
Il documento auspica un ampliamento delle proposte della Commissione in materia, a precisare il ruolo delle attività degli intermediari in termini di copyright, diritto di comunicazione al pubblico e adeguata responsabilità (accountability), in collaborazione con i titolari dei diritti. Richiama l’attenzione del Consiglio della Cultura sulla difesa della territorialità del diritto d’autore “che rappresenta, come evidenziato da numerosi studi economici, la chiave di volta per distribuire e finanziare i contenuti audiovisivi in maniera adeguata e rispondente alla diversità del patrimonio culturale e linguistico che costituisce la ricchezza dell’Unione europea”. Segnala che “l’estensione del principio del paese di origine ad includere alcuni servizi radio online e la proposta di regolamento su talune trasmissioni on-line di organismi di radiodiffusione e ritrasmissioni di programmi radiotv potrebbero minare questo fondamentale principio”.
Non solo copyright. In chiusura il documento allarga ad altri strumenti e iniziative UE, esterne alla riforma del copyright, che sollevano “importanti questioni relative al diritto d’autore e l’economia culturale” – cita in particolare contenuti digitali, geo-blocking e accessibilità, concorrenza – e “richiedono di essere attentamente monitorati”.
Come noto il 14 settembre scorso la Commissione UE ha presentato un pacchetto di proposte sulla modernizzazione del copyright: Comunicazione “promuovere un’economia europea basata sul diritto d’autore equa, efficiente e competitiva nel mercato unico digitale”; Regolamento per l’esercizio del diritto d’autore e dei diritti connessi applicabili ad alcune trasmissioni on-line di enti radiotelevisivi e ritrasmissioni di programmi radio e tv; Direttiva sul diritto d’autore nel mercato unico digitale – COM (2016) 593; Regolamento e di Direttiva sull’accessibilità e gli usi consentiti di opere e altri materiali protetti dal diritto d’autore/diritti connessi a beneficio di persone non vedenti, ipovedenti.
Anche in questo caso, si tratta di iniziative nell’ambito della strategia per il mercato unico digitale (DSM).