Via libera dal Consiglio UE alla base giuridica del Media Freedom Act con raccomandazioni. Permane il dissenso dei Lander tedeschi. Il 4 aprile il servizio giuridico del Consiglio dell’Unione Europea ha reso disponibile il proprio parere sulla base giuridica dell’EMFA. E’ stato dato il via libera all’articolo 114 del trattato sul funzionamento dell’UE (TFUE) come base giuridica adeguata se sono soddisfatte tre condizioni: esistono disparità nelle legislazioni nazionali che incidono sul mercato interno o sulla concorrenza, la legislazione è volta a migliorare il mercato interno e nessun’altra base giuridica è appropriata. I servizi giuridici del Consiglio sostengono che tali condizioni sono soddisfatte e pertanto i legislatori possono ricorrere all’articolo 114 del TFUE nel settore dei servizi di media.
L’intento è migliorare il funzionamento del mercato interno da ostacoli o distorsioni. In linea con tale parere legale, le raccomandazioni includono per i servizi di media non audiovisivi, come la stampa e la radio, maggiori giustificazioni nei considerando per quanto riguarda gli ostacoli al funzionamento del mercato interno dei servizi di media o la distorsione della concorrenza causata da divergenze tra le norme nazionali; ribadire e spiegare meglio nei considerando che la divergenza effettiva o potenziale delle legislazioni nazionali nell’Unione ha un impatto diretto sul funzionamento del mercato interno dei servizi di media o provoca significative distorsioni della concorrenza anche per quanto riguarda le misure sulle concentrazioni dei media di cui all’articolo 21; sopprimere i riferimenti alla “resilienza” del mercato interno (articolo 25) e riformulare la proposta per collegare il monitoraggio della Commissione del mercato dei media ai rischi per il funzionamento del mercato interno dei servizi di media; consentire agli Stati membri di adottare norme più dettagliate o più rigorose, in quanto l’EMFA dovrebbe contenere norme minime di armonizzazione. Infine, per quanto riguarda le misure sui fornitori di media di servizio pubblico (articolo 5), rappresentare meglio nei considerando gli effetti sul mercato interno dei media
Il parere sarà discusso formalmente nella prossima riunione del Consiglio prevista per il 17 aprile. Nella stessa riunione, si discuteranno ulteriormente le proposte di compromesso della presidenza sugli articoli 1-6 – considerando 1-21 e si reparerà la riunione dei ministri del 16 maggio.
Tale parere va contro la posizione dei Länder tedeschi che si oppongono all’European Media Freedom Act poiché ritengono che la proposta violi la sovranità culturale dei paesi membri, e sostengono che l’UE non abbia la base giuridica per regolamentarla. I Lander lamentano che le preoccupazioni da loro espresse non siano state prese in cosiderazione dalla presidenza svedese e hanno annuncaito che rifiuteranno un orientamento generale sull’EMFA “fino a quando e nella misura in cui persisterà questo fondamentale difetto di progettazione delle proposte del Consiglio, che prescinde dalle competenze degli Stati membri”.
CRTV ha espresso il proprio contributo sul Media Freedom Act abbracciando la posizione espressa in seno alle commissioni Parlamentari competenti in un apposita audizione.