La Commissione ha lanciato una consultazione pubblica sulla formulazione di una serie di principi per promuovere e sostenere i valori dell’Europa nello spazio digitale dell’UE. Aperta fino al 2 settembre, mira ad aprire un ampio dibattito sociale e raccogliere opinioni di cittadini, organizzazioni non governative e della società civile, imprese, amministrazioni e tutte le parti interessate, recita il comunicato. La consultazione fa seguito alla comunicazione del 9 marzo scorso quando la Commissione ha presentato la sua visione per la trasformazione digitale dell’Europa entro il 2030 nella sua comunicazione “Bussola digitale: la via europea per il decennio digitale” e ha proposto di compilare una serie di principi digitali.
La consultazione riguarderà aree ampie e diverse che vanno dall’accesso ai servizi Internet, a un ambiente online sicuro e affidabile, ai servizi sanitari digitali e ai servizi pubblici digitali e all’amministrazione, educazione digitale e competenze digitale, principi etici per algoritmi, protezione e empowerment dei minori nello spazio online, sistemi e dispositivi digitali che rispettano l’ambiente. La consultazione, come indica il comunicato stampa, è stata presentata congiuntamente dalla Presidente della Commissione Margrethe Vestager e il Commissario del Mercato Interno Thierry Breton. Questi principi integreranno i diritti esistenti, come la protezione dei dati personali (GDPR) e della privacy (direttiva e-privacy, ancora da varare), la libertà di espressione, la libertà di avviare e condurre un’attività commerciale online o la protezione delle loro creazioni intellettuali (copyright). La nota cita esplicitamente che l’approccio va anche di pari passo con la recente proposta sull’intelligenza artificiale. Nei limiti e per gli ambiti di interesse per il settore radiotelevisivo CRTV si riserva di offrire il proprio contributo, come del resto fatto in passato sugli altri temi rilevanti della normativa europea per il mercato digitale, fra cui, da ultimo DSA e DMA.
I contributi alla consultazione confluiranno in una proposta della Commissione per una dichiarazione interistituzionale del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione attesa entro la fine del 2021.