Siddi: occasione per riconoscere valori e rilanciare l’industria culturale. È appena stata approvata la riforma del copyright europeo. La direttiva è passata con 19 voti a favore, 6 contro e 3 astenuti. L’Italia ha espresso voto contrario schierandosi con Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Finlandia e Svezia. Astenuti Belgio, Slovenia ed Estonia. La votazione dei rappresentanti dei governi degli Stati Membri si è svolta all’interno Consiglio dell’Agricoltura e Pesca dei Ministri UE.
Franco Siddi, Presidente di Confindustria Radio Televisioni ha dichiarato: “Plauso all’Ue. Il voto è un segno di identità chiaro, in linea con il processo di attualizzazione della civiltà giuridica europea, che si basa sui principi fondamentali di remunerazione dei diritti morali ed economici di chi lavora e di chi produce”.
“Spiace che il Governo italiano si sia distinto votando no” ha continuato Siddi “l’auspicio è che in sede di recepimento agisca in conformità con i principi della stessa, perché questa è un’occasione positiva anche per i propositi di rinnovamento delle linee di spesa pubblica: recuperare risorse, impropriamente saccheggiate a editori, giornalisti, autori, scrittori, creativi, significa poter remunerare i loro prodotti, rilanciare investimenti ambiti dell’industria culturale e assicurare entrate incrementali all’erario”.
Da rilevare, inoltre, una seconda votazione importante del Consiglio UE, quella relativa al copyright sulle trasmissioni online dei broadcaster (meglio nota come direttiva cavo-satellite): questa direttiva ha raccolto maggior consenso al suo interno con una maggioranza ampissima – 27 sì, la sola astensione della Slovenia. “Anche questa è una norma di grande rilievo per il comparto radiotelevisivo, l’Italia ora non perda il passo” ha commentato Siddi.
Roma, 15 aprile 2019