Nel convegno organizzato da CrDab “Digital Audio Day, Stato dell’arte e futuro della radiofonia locale”, il 30 marzo scorso a Roma, il primo in presenza dopo il Covid e il primo della nuova presidenza, il consorzio ha convocato i propri associati, le istituzioni e i partner tecnologici per discutere del futuro della radiofonia digitale locale.
Si tratta di un futuro prossimo, se non attuale, come risulta dagli interventi che si sono susseguiti nella mattinata. Nel suo saluto video inviato alla platea in apertura dei lavori, il Commissario Agcom Laura Aria ha ricordato come l’Autorità abbia espedito, la scorsa estate, le attività propedeutiche all’assegnazione dei diritti d’uso agli operatori locali con l’approvazione del PNAF-DAB (delibera 286/22/CONS) anticipando l’imminente pubblicazione da parte del Mimit delle linee guida dei criteri e le procedure del bando aggiornate post consultazione. E infatti tali linee guida sono state pubblicate il giorno seguente, 31 marzo, (si v. news dedicata). Per il Mimit è intervenuto Lucio Garbo, Consigliere del Ministro D’Urso, che ha indicato come la radio sia a una svolta epocale, dove aumenteranno le possibiltà di ascolto, soprattutto in mobilità e indoor, ma solo i migliori emergeranno. Garbo ha confermato l’imminenza della pubblicazione dei bandi, che terranno conto, fra l’altro, del roll out e dell’esperienza sul campo.
Nei saluti iniziali è intervenuto anche Alberto Mazzocco presidente dell’Associazione FRT locali che ha illustrato le attività dell’Associazione che opera nel seno di CRTV, che ha il valore aggiunto di un’ottica di sistema nelle interlocuzioni istituzionali. Mazzocco ha aggiunto che la sfida per la radio locali che si affacciano al digitale sono di puntare sulla qualità dei contenuti, del brand e delle misurazioni dell’audience, in un ambiente che sarà più competitivo per il motliplicarsi dell’offerta di rogrammi, ma anche con maggiori opportunità.
Per Confindustria Radio Televisioni è intervenuto il Presidente Franco Siddi, che ha detto che, con la disponibilità di frequenze per le radio locali e l’imminente apertura dei bandi, si apre ora una fase politica che gestisca una transizione ordinata e razionale. Le battaglie di CRTV al riguardo sono nel garantire una transizione accompagnata dall’FM al Dab, che tuteli gli investimenti degli operatori nella nuova tecnologia con una copertura, penetrazione dei device e in definitiva una visibilità congrua presso il pubblico. Un tema di visibilità si pone anche per la radio ibrida, che deve restare facilmente accessibile nei device smart.
Fra gli interventi, di cui molti tecnici ad uso degli associati – Gatesair, Itel, Aldena, Syes, IRTE, Db Broadcast, Elenos – si segnala in particolare quello di Hans Wolter dell’Ufficio Tecnico di Dab Italia Srl, nonché Chairman SNIC (Spectrum and Network Implementation Committee) di WorldDAB.
Nella sua relazione, “Roll-out ed esperienze sul campo” Wolter ha aggiunto a un quadro di contesto con dati sull’adozione della nuova tecnologia a livello europeo e internazionale, informazioni e consigli utili per la pianificazione della migrazione al DAB (slide).
Nelle conclusioni Marzia Amiconi, Partner dello Studio Legale Amiconi di Roma, nominata Presidente di C.R.DAB scarl nel luglio 2021 ha affermato “finché non saranno operativi a regime i consorzi per operatore digitale in ambito radiofonico locale, il sistema sarà monco e non si può parlare di sistema digitale nel Paese, in quanto parzialmente realizzato”.
Il Consorzio CrDab si è costituito nell’anno 2000 con lo scopo di sperimentare le trasmissioni in tecnica digitale per le emittenti radiofoniche locali. Il Consorzio per oggetto la funzione di operatore di rete per la realizzazione e la gestione del servizio multimedia in tecnica numerica (Digital Audio Broadcasting Dab+) in ambito locale su vari bacini.