Ritorna la mappatura del panorama televisivo italiano a cura dell’Ufficio Studi di CRTV, un monitoraggio che dettaglia, ricchezza di grafici e dati, canali, editori, piattaforme, business model, generi dei programmi, principali eventi. Come negli anni passati il perimetro dell’analisi è circoscritto alla diffusione nazionale attraverso i mux nazionali del digitale terrestre e le due piattaforme satellitari Tivùsat e Sky Italia.
L’aggiornamento dei dati, quest’anno è stato inserito all’interno di un rapporto molto più ricco e articolato, che prevede, tra l’altro: una panoramica dell’andamento dell’offerta televisiva a partire dal 2012, anno in cui si è concluso il passaggio della televisione terrestre al digitale; uno “stato dell’arte” della transizione al digitale terrestre di seconda generazione, a valle del rilascio delle frequenze della banda 700, inclusivo delle più recenti tecnologie ibride (HBBTV e DVBT-I); lo sviluppo delle offerte OTT in Italia.
Per rendere conto di tale ricchezza e approfondire alcuni aspetti di interesse, estrapoliamo e commentiamo alcune parti, partendo dalla fotografia dell’offerta (canali e editori) a dicembre 2022. Le maggiori evidenze a questo riguardo sono:
- il numero di canali riferibili a società con sede in Italia (292) va ridimensionato: al netto delle versioni time shifted e HD, i canali “parent” sono 225, un numero congruo per un mercato di grandi dimensioni come quello italiano;
- la maggior parte dei canali è distribuito sulla piattaforma più “capiente” il satellite, il rapporto è quasi di 2 a 1 rispetto digitale terrestre;
- l’offerta gratuita rimane ricchissima, 170 i canali in totale (al lordo delle duplicazioni), fra satellite e digitale terrestre;
- aumenta l’offerta gratuita in HD, 47 su digitale terrestre (un numero destinato a crescere con il passaggio tecnologico al DVBt-2), 67 includendo l’offerta gratuita complementare su Tivùsat;
- il quadro relativo agli editori con sede in Italia conferma la presenza di 10 soggetti con più di cinque canali – fra cui la RTL 102.5 con la visual radio (su questo tema torneremo prossimamente) – altri 14 con due o più canali e una pletora di editori mono programma;
- Fra i maggiori gruppi (per numero di canali): Sky (principalmente pay), Rai e Mediaset (solo free), e due gruppi internazionali con sedi in Italia con un modello misto free pay Warner Bros. Discovery e Paramount Italia;
- Il digitale terrestre resta la piattaforma di elezione per l’offerta gratuita anche se negli ultimi anni il freesat Tivùsat ospita molti altri canali gratuiti, inclusa la versione extended dei TGR regionali Rai;
- Parlando di generi dell’offerta TV, se quelli premium (serie tv e film e sport) si confermano maggioritari sulla programmazione pay, l’offerta gratuita resta caratterizzata da una grande varietà.
A dicembre 2022, i 343 i canali televisivi complessivamente ricevibili a livello nazionale sulle principali piattaforme, fanno capo a oltre un centinaio di editori (nazionali e internazionali), di cui circa 80 hanno sede in Italia. Relativamente ai soli editori nazionali, [1] i canali Tv sono 292, di cui 106 trasmettono sul DTT e 239 distribuiti sul satellite (free e pay), al lordo delle duplicazioni tra le due piattaforme. [2]
Totale canali televisivi in Italia a diffusione nazionale (2022)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV).
Canali Tv distribuiti all’interno dei Mux digitali terrestri nazionali e presenti sulle principali piattaforme satellitari (Sky Italia, TivùSat).
All’interno di questo insieme le versioni time-shifted sono 16, in netto calo negli ultimi anni (erano 33 nel 2012), mentre i servizi in pay-per-view sono 10. Di fatto l’offerta complessiva di canali Tv primari cosiddetti “parent” (escluse le duplicazioni in alta definizione e time-shifted), sulle diverse piattaforme, free e pay, è pari a 225. [3]
I canali in alta definizione sono complessivamente 125 (44% del totale) al netto delle sovrapposizioni sulle diverse piattaforme. Dei canali in alta definizione 76 sono “only HD” (erano 4 nel 2012).
Sono 170 i canali accessibili gratuitamente (DTT e TivùSat), 122 i servizi a pagamento all’interno dei principali bouquet nazionali (DTT + DTH). Dopo la chiusura di Mediaset Premium (giugno 2019) e di Sky su DTT (aprile 2022), gli unici operatori attivi nel 2022 con dei canali lineari sono Sky Italia e DAZN sul DTT e DTH. I canali presenti DAZN e SKY sulla piattaforma digitale terrestre sono in modalità backup qualora la connessione internet sia insufficiente per la visione in streaming. [4]
Tra i canali gratuiti, 102 sono presenti sulla piattaforma digitale terrestre. Di quelli a pagamento, 117 canali tv sono sulla piattaforma satellitare, 4 sul terrestre (al lordo delle duplicazioni tra le due offerte commerciali). Le offerte a pagamento hanno complessivamente 58 canali in alta definizione, di cui 4 sul digitale terrestre (canali backup).
I canali in alta definizione sono presenti principalmente sul satellite (119). Il numero dei canali in alta definizione accessibili gratuitamente (su digitale terrestre e TivùSat) sono 67, in crescita negli ultimi anni (erano 5 nel 2012).
Quadro sinottico dell’offerta di canali televisivi in Italia (2022)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV).
I principali editori nazionali [5] per numero di canali, presenti su tutte le piattaforme, sono il Gruppo Sky Italia (91),[6] Rai (50), il Gruppo Mediaset (20), [7] il Gruppo Discovery Italia (14), Paramount Italia (11), il Gruppo Sciscione (9) e Canale Italia (8). I primi cinque editori (Sky, Mediaset, Rai, Discovery Italia e Paramount) cumulano 186 canali tv pari al 64% del totale.
La maggior parte degli editori si caratterizza per un’offerta canali tv di tipo “mono-business”, ovvero rappresentata da soli canali FREE o PAY; diversamente cinque gruppi (Sky Italia, Warner Bros. Discovery Italia, Paramount Italia, Cairo Communication e Class Editori) presentano un’offerta declinata in gratuita e a pagamento.
Distribuzione dei canali televisivi per editore / business model in Italia (2022)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV).
Relativamente alla sola piattaforma digitale terrestre (DTT), i maggiori editori nazionali per numero di canali tv sono Mediaset e Rai (18), Warner Bros. Discovery Italia (10), Gruppo Sciscione (9) e Canale Italia (8).
Distribuzione dei canali televisivi DTT per editore / business model in Italia (2022)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV).
Diversamente sulla piattaforma satellitare, Sky Italia è l’editore con il maggior numero di canali (89), di cui la maggioranza è a pagamento. Seguono RAI (38), la cui offerta satellitare si è arricchita nel 2020 con il lancio delle versioni “extension” dei TG Regionali su Tivùsat, Mediaset (17), il Gruppo Warner Bros. Discovery Italia (14) e Paramount Italia (10), entrambi con un’offerta mista free/pay che si divide tra Sky Italia e Tivùsat.
Incluse le versioni HD, Warner Bros. Discovery Italia ha 10 canali tv con accesso free e 4 pay, Paramount (ex ViacomCBS Networks Italia) 3 free e 8 pay. Molti dei canali trasmessi sulla piattaforma satellitare sono anche presenti in simulcast sul digitale terrestre (53).
Distribuzione dei canali televisivi DTH per editore / business model in Italia (2022)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV).
In termini di programmazione televisiva, si rileva che nel 2022 sui 292 canali tv, quelli dedicati al genere [8] Cinema & Serie tv mantengono la quota più alta insieme a Sport & Calcio (17%), seguiti da News (13%) e Intrattenimento, includendo il sottogenere factual entertainment (10%).
Principali generi televisivi trasmessi su DTT e DTH (2022)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV).
Programmazione dei principali generi per singolo canale tv.
Tra i canali a pagamento, i generi Cinema & Serie tv insieme a Sport & Calcio superano complessivamente il 60% dell’offerta. L’offerta gratuita risulta ancora la più varia e bilanciata.
Principali generi televisivi dei canali Free e Pay (2022)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV).
Programmazione dei principali generi per singolo canale tv.
NOTA METODOLOGICA
L’analisi fa riferimento al perimetro degli editori di canali Tv a diffusione nazionale distribuiti all’interno dei Mux digitali terrestri nazionali e presenti sulle piattaforme satellitari di pay-TV (Sky Italia) e free-to-view (TivùSat). Il dato include anche le versioni time-shifted, quelle in alta definizione (HD / Super HD), ultra-alta definizione (4K-UHD), i servizi a pagamento in pay-per-view (PPV) e i cosiddetti temporary channel, trasmessi nel periodo considerato. Nel monitoraggio non sono stati presi in considerazione i canali test, di servizio e quelli con il segnale duplicato. I dati sono stati raccolti incrociando fonti varie (AGCOM, MISE, bilanci societari, siti editori e specializzati) integrati da una verifica diretta attraverso decoder e set-top-box.
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[1] Editori con sede in Italia.
[2] I canali presenti in entrambe le piattaforme sono 53.
[3] Sono inclusi i canali HD-only.
[4] Per accedere all’offerta dei canali lineari tv di DAZN sulla piattaforma satellitare bisogna essere contemporaneamente sia un cliente Sky con abbonamento TV attivo che un abbonato DAZN, più l’aggiunta di un costo extra di 5 euro al mese.
[5] Editori con sede in Italia.
[6] Il Gruppo Sky Italia include i canali editi da Sky Italia e da Nuova Società Televisiva Italiana (TV8).
[7] Il Gruppo Mediaset comprende i canali televisivi editi dalle società R.T.I., RadioMediaset, Monradio e Boing.
[8] Prevalenza di genere televisivo sull’intera programmazione giornaliera di ciascun canale tv. Il genere intrattenimento ricomprende anche i canali che trasmettono principalmente factual e i cosiddetti canali “mini-generalisti”.
ALLEGATI
Report Canali TV Italia FY-2022
Presentazione dei Canali TV Italia FY-2022
Infografica Canali TV Italia FY-2022