Riportiamo il testo integrale della lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, Prof. Giuseppe Conte, da Franco Siddi, Presidente di Confindustria Radio Televisioni – CRTV, in cui si richiama la rilevanza e il valore, anche costituzionale del sistema dell’informazione e dei media.
Roma, 23 marzo 2020
Illustrissimo Signor Presidente,
in questo momento in cui il Paese è smarrito e preoccupato, le imprese radiotelevisive, nazionali e locali, stanno sempre più dimostrando di avere un ruolo centrale e di svolgere un servizio di preminente interesse generale, costituzionalmente riconosciuto , con l’offerta di un’informazione costante, qualificata e verificata e di una programmazione culturale e di intrattenimento altrettanto fondamentale per la sua funzione sociale in grado di estendere senso civico e anche un minimo di distrazione e di rasserenamento.
Per questo motivo ci rivolgiamo a Lei che, non solo in quanto capo del governo, ha sempre considerato la rilevanza e il valore, anche costituzionale, del sistema dell’informazione e dei media in particolare. Proprio sull’attività generale per la comunità si va sempre più manifestando concretamente quanto la Corte Costituzionale, già nel 1960, con una sentenza di ben sessant’anni fa (n. 40 del 1960) aveva espressamente sancito e che qui voglio richiamare: “È fuori discussione, infatti, l’altissima importanza che, nell’attuale fase della nostra civiltà, gli interessi che la televisione tende a soddisfare (informazione, cultura, svago) assumono e su vastissima scala non solo per i singoli componenti del corpo sociale, ma anche per questo nella sua unità“. Un principio che ha poi trovato piena attuazione nella successiva giurisprudenza costituzionale, e a livello legislativo, nel considerare l’intero sistema pubblico e privato come soggetti che svolgono un’attività di preminente interesse generale.
Le imprese radiotelevisive, pur tra mille difficoltà, si sono da subito attrezzate per svolgere il loro servizio garantendo la massima protezione sanitaria a tutto il personale, che colgo l’occasione per ringraziare per il lavoro svolto con abnegazione e senso di servizio, di missione, direi. Un servizio essenziale per la comunità, che non può che essere costante, professionale, adeguato a ogni urgenza. Siamo in prima linea in un’attività svolta con responsabilità imprenditoriale e professionale. Facciamo in modo che radiofonia e televisione possano andare avanti senza pregiudizio per il futuro.
I dati di ascolto e di permanenza sulle diverse reti, pubbliche e private, nazionali e locali, dimostrano la crescita e la consapevolezza dei cittadini nel valore di questa programmazione di qualità, anche rispetto a quella della Rete, magari talvolta utile, ma non disponibile né gestibile da tutti e poco affidabile, perché vi passano ondate di informazioni non certificate, distorte o non veritiere, non riconducibili a una catena di responsabilità certa, finalizzata come garantisce il
nostro sistema a una corretta percezione delle cose e al mantenimento di una condizione di civile convivenza. Tv e Radio generalisti sono gli unici mezzi che offrono a tutti, indistintamente, conoscenza, formazione conforto.
Adesso è il tempo della consapevolezza che ciascuno deve fare fino in fondo la propria parte per la tenuta del Paese. E di questo siamo grati a quanti, dal Governo che Lei presiede alle Istituzioni tutte, fino all’operatore appena arrivato sul campo dell’emergenza, passando per le imprese che si fanno carico di organizzare e assicurare ogni sforzo per non interrompere le attività essenziali, come lo sono le emittenti radiotelevisive di qualità che rappresentiamo.
Credo che tutto questo non sfugga alla considerazione del Governo e delle nostre istituzioni tutte. Con il protrarsi della grave crisi, ci riserviamo di rappresentarle una serie di interventi che riteniamo indispensabili e fondamentali a garantire la continuità aziendale dell’intero sistema radiotelevisivo.
Signor Presidente, La ringraziamo sin d’ora per l’attenzione e per le considerazioni che vorrà far arrivare a quanti operano nella radio televisione in particolare, e più in generale nei media, nella trincea dell’emergenza Coronavirus, come espressioni vitali di un Paese che vuole sopravvivere all’emergenza, preservando libertà e pluralismo e realtà economica.
Con i più deferenti ossequi
Franco Angelo SIDDI
Presidente Confindustria Radio Televisioni
ALLEGATI