L’approssimarsi dell’appuntamento elettorale mette in evidenza la complessità del sistema regolatorio dei media e l’esigenza di adeguarlo ai cambiamenti del mondo connesso in un’ottica di level playing field. È questo un tema rilevante, sul quale a livello europeo si stanno facendo importanti passi avanti con i regolamenti del mercato digitale (Digital Market Act, Dma) e dei servizi digitali (Digital Services Act, Dsa), prossimi alla pubblicazione, che dovranno trovare definitivo riscontro nella legislazione italiana.
In un’ottica di level playing field con gli operatori della Rete dovrà rientrare anche un’idonea rivisitazione delle norme relative alla par condicio. Nei fatti oggi il dibattito pubblico è multipiattaforma e si declina anche online e sui social, ma ad essere vincolati e controllati sono solo i media tradizionali, gli unici con una storia di responsabilità editoriale, e con schiere di professionisti deontologicamente formati e inquadrati, obbligati a seguire regole rese sempre più complesse negli anni. Regole, soprattutto, ideate oltre 20 anni fa, quando l’utilizzo della Rete non era ancora così diffuso e pervasivo, e insostenibili nell’operatività, con ricadute negative sull’esercizio dell’attività editoriale. La cronaca di questa campagna elettorale indica come gli editori, in particolare quelli radiotelevisivi, siano addirittura penalizzati dallo squilibrio normativo e indotti, talvolta, a fare un passo indietro con pregiudizio alla creazione di una opinione pubblica diffusamente informata.
Il confronto è sale della democrazia e componente fondamentale del pluralismo dell’informazione.
È impossibile non constatare come la mancanza di un level playing field, anche in questo campo, si risolva in una “impar condicio”, un privilegio a carico di soggetti diffusi e non identificabili, e come un intervento di ampio respiro in materia non sia più procrastinabile.
Nel ribadire la propria disponibilità a partecipare a un dialogo costruttivo, con istituzioni e stakeholder del sistema, CRTV conferma a nome del sistema che rappresenta – radio e televisioni, pubblica e private, nazionali e locali – il massimo impegno per la correttezza, la completezza e la libertà dell’informazione.