I grafici e le note a cura dell’ufficio Studi CRTV, nel prossimo numero un inquadramento prospettico e di scenario a commento. Un punto sulla situazione del mercato televisivo al 2021, totale canali Tv ricevibili sulle principali piattaforme e, all’interno di esse, canali prodotti da editori con sede in Italia. Canali HD e SD, su digitale terrestre e satellitare, free e pay, distribuzione di tali canali (per piattaforma, definizione, business model, genere). Sono questi i contenuti della ricognizione dell’offerta televisiva nazionale in Italia a fine 2021 a cura del’Ufficio Studi di CRTV. Nei grafici di quest’anno si aggiunge una mappatura dei Mux DTT nazionali fino al 20 ottobre, data di avvio del rilascio della banda 700, un processo ancora in atto, che sta rivoluzionando i parametri appena descritti dell’offerta Tv lineare; una panoramica della visual radio, fenomeno tutto italiano, in grande crescita e già presente su tutte le piattaforme distributive della TV; e infine i principali eventi del mercato televisivo, ulteriormente rappresentati graficamente dalla crono-mappa Video-TV, anch’essa pubblicata in questo numero della newsletter.
La fotografia della situazione attuale è preceduta da una descrizione dell’evoluzione dell’offerta tv lineare in Italia negli ultimi 10 anni, una panoramica che descrive il panorama televisivo a valle del primo passaggio tecnologico, dall’analogico al digitale terrestre conclusosi nel 2012. Nel 2021 si chiude il ciclo della prima generazione del digitale terrestre: dal 2022, infatti, dopo la prima discontinuità tecnologica della dismissione della codifica Mpeg-2, avvenuta l’8 marzo scorso, inizierà il passaggio al DVB-T2, nuovo standard trasmissivo che promette maggiore efficienza nell’utilizzo dello spettro radioelettrico, comprimendo l’offerta attuale della televisione nella sola banda sub 700. Una compressione, che avviene a maggiore qualità del segnale, segnale trasmissivo a minore intensità, e, soprattutto che innova la televisione, inserita sempre più, attraverso gli standard di trasmissione ibridi e i nuovi ricevitori smart, nel mondo digitale e connesso.
Questi ultimi due anni sono stati un spartiacque per la crisi indotta dal Covid-19, economica, e per la rapida rivoluzione dei consumi mediatici, anch’essa riconducibile alla pandemia, che influirà profondamente sul futuro della televisione come la conosciamo oggi. Sempre che il contesto normativo e regolamentare riesca ad accompagnar e valorizzare tale evoluzione.
Oggi anticipiamo i dati “grezzi”, nella prossima newsletter un inquadramento di contesto e scenario.
Buona lettura.