Secondo gli dati rilasciati da World DAB e relativi al primo semestre 2018 le vendite di ricevitori digitali nel mondo (10 maggiori mercati monitorati fra Europa e Asia (Pacifico) hanno raggiunto i 71 milioni di pezzi, con una crescita del 22% sul periodo omologo del 2017. Dall’ infografica che alleghiamo anticipiamo i dati relativi all’Italia:
- 3,7 milioni di ricevitori DAB venduti
- 46% dei nuovi modelli di automobili ha un ricevitore DAB incorporato
- 80% la copertura della popolazione
- 95% quella delle arterie autostradali per un totale di 6.500 km.
Si ricorda che in Italia tutte le emittenti radiofoniche nazionali trasmettono in simulcast analogico/digitale ma hanno creato anche molti contenuti solo digitali (26 al luglio 2018); le locali, stanno investendo anch’esse nella nuova tecnologia (250 i programmi digitali offerti a luglio 2018) nonostante l’assegnazione dei bacini per la sperimentazione proceda lentamente. A livello di vendita di terminali in base alla norma contenuta nel comma 1044 della legge 205/17 (L. Bilancio 2018) “In Italia a decorrere dal 1°Gennaio 2020, al fine di favorire l’innovazione tecnologica, sarà obbligatorio per gli apparecchi atti alla ricezione radiofonica venduti ai consumatori nel territorio nazionale l’obbligo di integrare almeno un’interfaccia che consenta all’utente di ricevere i servizi della radio digitale”.
Si ricorda che la Norvegia permane ad oggi l’unico Paese in cui è stato effettuato lo spegnimento del segnale analogico (solo per le radio nazionali; e che il Regno Unito risulta invece il mercato dove l’adozione presso il pubblico (adozione, ascolto) ha operato una migrazione de facto.
Il report predisposto dal World DAB, associazione globale per la promozione della nuova tecnologia che in questi giorni sta svolgendo a Berlino la propria Assemblea Generale include anche informazioni relative ai test e lo stato di implementazione della tecnologia DAB in ulteriori 21 mercati “emergenti”.
ALLEGATI