Nel cosiddetto “decreto aiuti Bis”, (decreto legge n. 115 del 9 agosto 2022, Misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali), pubblicato in GU n.185 del 9 agosto 2022 è stata inserita una norma per assicurare la visione della televisione alla popolazione delle comunità montane e delle altre zone in cui, ad esito dello switch-off, non è stata assicurata la ricezione del segnale televisivo. La norma prevede l’innalzamento fino a 50 euro del bonus tv per l’acquisto di apparati satellitari di ricezione della tv. A valere sulle risorse già stanziate per il finanziamento dei ricevitori, è stata anche destinata la spesa di 2,5 milioni di euro per l’anno 2022 per l’adeguamento degli impianti di trasmissione che sono autorizzati alla riattivazione in quanto non soggetti a interferenze” recita la nota stampa del MISE. “Sono soddisfatto del lavoro compiuto – ha commentato il Ministro Giorgetti che ha proposto l’inserimento della misura nel provvedimento – che darà risposte concrete alle tante richieste arrivate al Mise in questi mesi”.
Per quanto riguarda i 2,5 milioni di euro, la norma consente di finanziare impianti ubicati in territori non rientranti nella zona di coordinamento internazionale concordata con i Paesi radioelettricamente confinanti, o impianti finalizzati a garantire la continuità della fruizione dei programmi televisivi in aree nelle quali gli interventi infrastrutturali necessari per la ricezione del segnale tv non risultino economicamente sostenibili.
Lo stanziamento previsto dalla norma – fino 2,5 milioni di Euro, che andranno a valere sulle risorse di cui all’articolo 1, comma 1039, lettera c) della legge di bilancio 2018 (contributo ai costi a carico degli utenti finali per l’acquisto di apparecchiature di ricezione tv) – finanzierà fino a un massimo dell’80% delle spese sostenute e di 10mila Euro a impianto.
Le modalità operative e le procedure per l’attuazione del nuovo intervento sono rimesse ad un apposito decreto del MISE, da emanarsi entro 30 giorni dall’entrata in vigore della disposizione (il decreto è in vigore dalla giornata successiva alla pubblicazione in Gazzetta, ossia il 10 agosto) di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.
Come di norma, il decreto dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni dall’entrata in vigore.