Nel 2016 la pirateria on line è costata all’industria dell’audiovisivo circa 26,7 miliardi all’anno. E’ quello che è emerso dal rapporto pubblicato in questi giorni da Digital Tv Research, l’Online Tv Piracy Forecasts, che ha analizzato la situazione di 138 Paesi prendendo in esame solo gli episodi delle serie tv e dei film trasmessi via AVOD, SVOD, TVOD e DTO/EST ed escludendo dal computo altri settori, come lo sport (il genere più piratato soprattutto nel Paesi Asiatici) e le pay tv. Si tratta cioè di una stima conservativa.
Secondo il rapporto, la pirateria on line è in continua crescita, con nuovi mercati in espansione (per es. l’India) e le perdite per l’industria dell’audiovisivo sono destinate ad aumentare al punto che nel 2022 si prevede un raddoppio, con un’incidenza di 52 miliardi di dollari. Andando nel dettaglio, al 2022 ai primi cinque posti troviamo gli USA che restano il Paese più colpito con 11,6 miliardi, segue la Cina con 9,8 miliardi ma, grazie alle misure prese per contrastare il fenomeno, registra un saldo positivo tra ricavi e perdite di 2,4 miliardi di dollari, l’India con 3,1 miliardi, il Brasile con 1,1 miliardi e il Messico con 1,58 miliardi. Saranno poi otto i Paesi a registrare perdite di entrate di oltre 1 miliardo di dollari nel 2022: un numero di Paesi doppio rispetto a quella del 2016.
Il problema, ovviamente, tocca anche l’Italia, anche se non rientra nelle prime posizioni. Secondo i dati dell’ultima indagine sulla pirateria audiovisiva in Italia pubblicata da Fapav, l’industria dell’audiovisivo ha perso 686 milioni di euro nel 2016 a causa della pirateria on line. Ma le ripercussioni sono per l’economia italiana nel suo complesso: si stimano 1,2 miliardi di euro di perdita in termini di fatturato per le aziende che implicano una perdita di PIL di circa 427 milioni di euro e di 6.540 posti di lavoro.
Simon Murray, analista di Digital Tv Research ha evidenziato comunque un rallentamento nei tassi di crescita grazie ad azioni legali di contrasto più efficaci ma ha anche asserito che “La pirateria non verrà mai sradicata del tutto”.