Dopo il lungo e complesso processo legislativo che ha portato all’adozione della nuova direttiva copyright (n.790/2019) pubblicata lo scorso aprile in GUCE si apre ora la fase del recepimento negli ordinamenti nazionali, anch’essa non scevra di criticità. Il provvedimento infatti, come noto, è un testo di compromesso e oltre agli spazi di discrezionalità lasciati agli Stati Membri, sono molti i bilanciamenti da effettuare, in un’ottica di armonizzazione fra i diversi ordinamenti e di promozione del mercato unico; di delimitazione degli aspetti discrezionali; e di interpretazione dell’ articolato sulla base della cospicua e dettagliata parte degli 86 considerando che spesso vanno ben oltre la funzione strettamente interpretativa. Il tema è stato oggetto del convegno “La Direttiva Copyright, le sfide del recepimento in Italia” organizzato dalla Cattedra Jean Monnet in EU Innovation Policy il CREDA (Centro di Ricerca d’Eccellenza per il Diritto d’Autore – Università Europea di Roma) e la Direzione Generale Biblioteche ed Istituti Culturali del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali a Roma presso la Biblioteca Casanatense.
Oltre ai Rappresentanti delle Istituzioni Italiane ed Europee, studiosi della materia hanno analizzato i profili evolutivi e innovativi della direttiva, la tempistica e le modalità di recepimento iniziando ad individuare le opzioni sistematicamente più coerenti. Il dibattito è spaziato dalle disposizioni più controverse – il diritto connesso degli editori, art. 15 e la disciplina degli utilizzi di contenuti protetti da parte delle piattaforme di condivisone dei contenuti online OCSSP, art. 17), quelli più innovativi (l’estensione delle licenze collettive e la nuova disciplina delle eccezioni), per citarne alcuni.
Tempistica e modalità. Come noto il recepimento negli ordinamenti nazionali dovrà concludersi entro il 7 giugno 2021. Nel suo intervento (video) Marco Giorello (Head of the copyright unit in the European Commission), ha parlato al riguardo di “recepimento speciale”, per l’ampiezza della direttiva, che include anche aspetti contrattualistici, e ha accennato fra l’altro al ruolo che la Commissione continuerà ad avere anche nella fase di recepimento facendo riferimento a linee guida su singoli aspetti più delicati, alle quali la Copyright Unit della Commissione sta lavorando e a due organi consultivi appositamente costituiti: il Comitato di Contatto (Commissione e Stati Membri) e lo Skakeholder Dialogue Meeting sull’articolo 17, per il quale si le richieste di manifestazione di interesse per partecipare ai lavori si chiuderanno il prossimo 18 settembre. Ministero competente a seguire la procedura in Italia sarà il MIBACT con il neo nominato Ministro Dario Franceschini.