Confindustria Radio TV

  • Home
  • Chi Siamo
    • Profilo
    • Organi Sociali
      • Consiglio di Presidenza
      • Consiglio Generale
      • Revisori dei Conti
      • Probiviri
    • Commissioni
    • Struttura
    • Statuto
  • Associati
    • Associati Nazionali
    • Radio Locali
      • Profilo
      • CONSIGLIO DIRETTIVO
      • Associati
    • Tv Locali
      • Profilo
      • CONSIGLIO DIRETTIVO
      • Associati
  • Normativa
    • Archivio Legislativo
    • Circolari e Comunicazioni
    • Dossier
    • CCNL
    • Scadenze Radio TV
  • Ufficio studi
    • Crono Mappe RTV
      • Crono Video-Tv
      • Crono Audio-Radio
    • Studio Radio e Tv
    • Approfondimenti
    • MK Pubblicitario
      • Archivio
  • Comunicazione
    • Newsletter
      • Radio TV News 2023
      • Radio TV News 2022
      • Radio TV News 2021
      • Radio TV News 2020
      • Radio TV News 2019
      • Radio TV News 2018
      • Radio TV News 2017
      • Radio TV News 2016
      • Radio TV News 2015
      • Radio TV News 2014
    • Comunicati Stampa
    • Calendario Eventi
    • Assemblee e Convegni
      • Assemblea 2017
      • Assemblea 2016
      • Assemblea 2015
      • Convegni
    • Gallery
    • Glossario
  • Contatti

DSA: designate le piattaforme online molto grandi, sono 19

26 Aprile 2023

Si tratta di 17 piattaforme e 2 motori di ricerca online di dimensioni molto grandi, con un “raggio d’azione” di almeno 45 milioni di utenti attivi al mese: ad essi si applicano gli obblighi di responsabilità e trasparenza previsti dal DSA. Il regolamento sui servizi digitali (Digital Services Act – DSA), “si applica a tutti i servizi digitali che mettono i consumatori in collegamento con beni, servizi o contenuti, stabilisce nuovi obblighi per le piattaforme online globali relativi alla riduzione dei danni e al contrasto dei rischi online, introduce forti tutele per i diritti degli utenti online e colloca le piattaforme digitali in un nuovo quadro unico di trasparenza e responsabilità”, così recita la nota della Commissione UE, in data 25 aprile. Gli obblighi decorrono dalla  data di notifica delle decisioni di designazione, con un “periodo di tolleranza” di 4 mesi entro i quali le piattaforme e i motori di ricerca designati sono tenuti ad adeguare i propri sistemi, risorse e processi per garantire la conformità al regolamento, creare un sistema indipendente di controllo della conformità e a svolgere e presentare alla Commissione la loro prima valutazione annuale dei rischi.

Le piattaforme online di dimensioni molto grandi sono, in ordine alfabetico: Alibaba AliExpress, Amazon Store, Apple AppStore, Booking.com, Facebook, Google Play, Google Maps, Google Shopping, Instagram, LinkedIn, Pinterest, Snapchat, TikTok, Twitter, Wikipedia, YouTube, Zalando. I motori di ricerca online di dimensioni molto grandi identificata sono: Bing, Google Search.

La nota della Commissione ricorda che le piattaforme sono state designate sulla base dei dati utente che esse erano tenute a pubblicare sul proprio sito entro il 17 febbraio 2023. Come documentato in un precedente articolo, la pubblicazione degli “utenti attivi” delle piattaforme era stato svolto con differente visibilità e trasparenza – i dati dovevano essere facilmente accessibili sui propri siti nella parte normalmente dedicata ai rapporti con gli utenti (es. termini e condizioni). Le società designate hanno ora 4 mesi di tempo per conformarsi a tutti i nuovi obblighi stabiliti dal regolamento sui servizi digitali,  obblighi che mirano a conferire autonomia e responsabilità e a proteggere gli utenti online, compresi i minori, imponendo ai servizi designati di valutare e attenuare i propri rischi sistemici e di predisporre solidi strumenti di moderazione dei contenuti.

Utenti: trasparenza e accessibilità. Per quanto riguarda i maggiori poteri conferiti agli utenti,essi dovranno essere informati con chiarezza sul motivo per cui ricevono determinate raccomandazioni e avranno il diritto di non partecipare ai sistemi di raccomandazione basati sulla profilazione; dovranno poter segnalare facilmente i contenuti illegali e le piattaforme saranno tenute a esaminare con diligenza le segnalazioni. Gli annunci pubblicitari non potranno essere selezionati sulla base dei dati sensibili dell’utente (come l’origine etnica, le opinioni politiche o l’orientamento sessuale, GDPR, Articoli 4, comma 13, 14 e15, e 9; Considerando 51-56) e le piattaforme dovranno contrassegnare tutti gli annunci pubblicitari come tali, informare gli utenti su chi li promuove e fornire, nelle lingue degli Stati membri in cui operano, una sintesi delle proprie condizioni generali redatta in modo semplice e comprensibile

Le piattaforme dovranno riprogettare i loro sistemi per garantire un livello elevato di tutela della vita privata, di sicurezza e di protezione dei minori: non è più consentita la pubblicità mirata basata sulla profilazione dei minori, sono richieste valutazioni specifiche dei rischi per i minori, anche per quanto riguarda gli effetti nocivi sulla salute mentale, che dovranno essere presentate alla Commissione entro 4 mesi dalla designazione e rese pubbliche non più tardi di un anno; le piattaforme dovranno ridefinire i propri servizi, compresi interfacce, sistemi di raccomandazione e condizioni generali, per attenuare tali rischi. Analogamente, dovranno essere valutati e attenuati i rischi specifici relativi alla violenza di genere online. I piani di attenuazione dei rischi delle piattaforme e dei motori di ricerca designati saranno oggetto di audit e di vigilanza indipendenti da parte della Commissione.   

Moderazione dei contenuti. Le piattaforme e i motori di ricerca dovranno adottare misure per affrontare i rischi connessi alla diffusione di contenuti illegali online e agli effetti negativi sulla libertà di espressione e di informazione; dovranno avere condizioni generali chiare e applicarle in modo diligente e non arbitrario, disporre di un meccanismo che consenta agli utenti di segnalare i contenuti illegali e prendere provvedimenti rapidi sulla base delle notifiche ricevute; rischi specifici e predisporre misure di attenuazione – ad esempio per contrastare la diffusione della disinformazione e l’uso non autentico dei loro servizi.

Trasparenza e assunzione di responsabilità. Le piattaforme dovranno garantire che le loro valutazioni dei rischi e la loro conformità a tutti gli obblighi imposti dal regolamento sui servizi digitali siano sottoposte a un audit esterno e indipendente, e dare ai ricercatori l’accesso ai dati accessibili al pubblico – in un secondo tempo sarà istituito un meccanismo specifico per i ricercatori abilitati; dovranno inoltre rendere pubblici i repertori di tutti gli annunci pubblicitari apparsi sulla loro interfaccia e pubblicare relazioni di trasparenza sulle decisioni di moderazione dei contenuti e sulla gestione dei rischi. Riguardo ai ricercatori, la Commissione ha inoltre pubblicato un invito a presentare contributi sulle disposizioni previste dal regolamento sui servizi digitali in relazione all’accesso dei ricercatori ai dati. I ricercatori abilitati avranno la possibilità di accedere ai dati di qualsiasi piattaforma o motore di ricerca online di dimensioni molto grandi per condurre ricerche sui rischi sistemici nell’UE. La consultazione si concluderà il 25 maggio.

Il regolamento sui servizi digitali è entrato in vigore il 16 novembre 2022, entro 15 mesi è prevista la piena operatività per tutti, per le grandi piattaforme online gli obblighi sono anticipati.

Print Friendly, PDF & Email
Tags | Amazon, apple, Commissione UE, DSA-Digital Service Act, Facebook, Google, instagram, Piattaforme online, TikTok, twitter, UE, Youtube
 0
Condividi

Articoli correlati

Parlamento UE approva DSA DMA

Ultime dall’UE: pirateria online, DMA, Media Freedom Act

4 Maggio 2023
Parlamento UE approva DSA DMA

Ultime dalla UE: Microsoft-Activision, Media Freedom Act, DMA, SMAV e IA

18 Maggio 2023

UE, primo European Media Outlook

18 Maggio 2023
Parlamento UE approva DSA DMA

Ultime dall’UE: antitrust, IA, Chat GPT, MFA, DMA

20 Aprile 2023
Previous Post MIMIT: assegnazione diritti d’uso DAB locali, linee guida definitive
Next Post La radio da vedere

Login

  • Password persa

Categorie

  • 5G
    (22)
  • AGCM
    (33)
  • AGCOM
    (214)
  • Audience TV e Radio
    (16)
  • Audiovisivo
    (115)
  • AUDITEL
    (19)
  • Banda 700
    (203)
  • BIG DATA
    (13)
  • Canali TV Italia
    (36)
  • Comitato Media e Minori
    (9)
  • Comunicati Stampa Nazionali
    (84)
  • Comunicati Stampa RTV locali
    (27)
  • Comunicazioni elettroniche
    (6)
  • Contributi emittenza locale
    (80)
  • Copyright
    (54)
  • Covid-19
    (172)
  • DAB
    (107)
  • Digital Audio
    (32)
  • Diritti connessi
    (18)
  • Diritto d'Autore
    (64)
  • DTT – Digitale terrestre
    (201)
  • Economia Paese
    (39)
  • Fake News
    (40)
  • Fiscalità
    (24)
  • GDPR
    (52)
  • Hate Speech
    (14)
  • IES
    (6)
  • INAIL
    (1)
  • Investimenti pubblicitari
    (96)
  • Le Aziende Comunicano
    (37)
  • Media Freedom Act (MFA)
    (2)
  • Mercato
    (62)
  • MIMIT
    (22)
  • MISE
    (259)
  • MITD
    (1)
  • OTT
    (131)
  • PAR CONDICIO
    (13)
  • Pirateria
    (17)
  • PNAF
    (5)
  • PNRR
    (13)
  • Privacy
    (72)
  • Pubblicità online
    (63)
  • Radio e TV Locali
    (230)
  • Radiofonia
    (281)
  • RAI
    (74)
  • ROC
    (2)
  • Servizio Pubblico
    (44)
  • SIC
    (7)
  • Studio Economico Radio
    (6)
  • Studio Economico TV
    (11)
  • Televisione
    (288)
  • TER
    (19)
  • Unione Europea
    (304)
  • Video on-demand
    (28)
Viacom
Radio Dimensione Suono
Radio Kiss Kiss
Gruppo 24Ore
SuperTennis
EI Towers
TV2000
Tivù
RTL
Rai
Radio Italia
QVC
Persidera
Mediaset
La7
GM24
Eutelsat
Elemedia
Discovery
DFree
  • Home
  • Comunicazione
  • Studi e Ricerche
  • Norme e Regolamenti
  • Privacy e Cookie


© Confindustria Radio Televisioni
Piazza dei SS. Apostoli 66 - 00187 ROMA - Tel: +39 06.93562121 - Fax: +39 06.69368541 - email: segreteria@confindustriaradiotv.it
Tutti i diritti riservati