Preoccupazione in merito ai contenuti della proposta di Regolamento sui servizi digitali nell’UE (Digital Services Act) “per il mancato completamento del percorso intrapreso con la Direttiva sul Diritto d’Autore del 2019”. E quanto è stato espresso dall’industria culturale e creativa italiana nel suo complesso, sono 19 le Associazioni firmatarie, fra cui Confindustria Radio Televisioni, in una lettera congiunta al Commissario all’Economia Paolo Gentiloni alla vigilia della presentazione ufficiale del Digital Services Act (DSA) previsto per il pomeriggio del 15 dicembre. L’industria che si è mobilitata va dall’editoria libraria all’informazione giornalistica, agli operatori radiotelevisivi, alla filiera autorale, agli artisti-interpreti-esecutori, e le associazioni a tutela della proprietà industriale e le Federazioni antipirateria. La preoccupazione espressa riguarda il tema di responsabilità delle piattaforme online sui contenuti veicolati e sugli strumenti di enforcement, che avrebbero dovuto ispirare il nuovo approccio “orizzontale e coordinato” delle Commissione UE di aggiornamento della direttiva e-commerce risalente al 2000. “Tale proposta oltre ad essere in conflitto con i più recenti orientamenti giurisprudenziali, in particolar modo in Italia, avrebbe un effetto devastante sulla capacità delle imprese creatrici di contenuti di tutelarsi”, è stato segnalato al Commissario Gentiloni, facendo appello all’interesse per il settore e all’attenzione dimostrata per un level playing field fiscale e regolamentare dei c.d. operatori OTT, L’auspicio è che si possa operare una correzione di rotta ”in considerazione della rilevanza di questa filiera produttive europea, oltre che della sua importanza per il Made in Italy”.