Dopo il passaggio all’MPEG4 ai primi di Aprile. Con un percorso iniziato nel 2008, in occasione del passaggio dall’anologico al digitale, dal 5 aprile scorso, tutti i canali televisivi francesi nazionali presenti sulla piattaforma digitale terrestre hanno completato il passaggio all’alta definizione, abbandonando lo standard MPEG-2 in favore dell’MPEG-4. Il passaggio, avvenuto nella notte tra il 4 e il 5 aprile, ha coinvolto l’intero territorio nazionale (France Métropolitane), inclusa la regione del Rhône-Alpes, che accedeva solo ad una parte di canali in alta definizione sul digitale terrestre.
Il numero complessivo dei canali TV nazionali in alta definizione è più che duplicato, passando da 11 a 29. Precedentemente la piattaforma digitale terrestre francese contava 35 canali TV nazionali, di cui 24 in standard definition.
Dalla mattina del 5 aprile 2016, tutti i canali nazionali su DTT – 8 canali TV pubblici nazionali, 18 canali TV commerciali gratuiti e 5 canali TV a pagamento (Canal+) sono in alta definizione. Sono esclusi Paris Premiere e LCI (canale a pagamento che in concomitanza con lo spegnimento dell’MPEG-2 è diventato gratuito), che per ora continuano a trasmettere in qualità SD (MPEG-4).
Per quanto riguarda l’emittenza locale, rappresentata da 41 canali trasmessi all’interno del Mux 1 (Mux regionalizzato), l’Autorità delle Comunicazioni (CSA) ha previsto la possibilità di passare all’alta definizione in concomitanza dei canali TV nazionali. 4 canali TV passeranno all’alta definizione entro la fine del 2016.
La transizione in alta definizione è stata graduale e riconducibile a due fasi: la prima, nell’ottobre 2008, all’inizio del processo di switch-off, ha visto i canali analogici storici TF1, FRANCE 2, CANAL+, ARTE e M6 trasmettere il simulcast del segnale in SD; la seconda, a partire dal 2012, ha visto il lancio dei nuovi canali – HD1, L’EQUIPE 21, NUMERO 23, RMC DECUVERTE e CHERIE 25 – direttamente in HD.
La liberazione delle frequenze ha comportato una riconfigurazione dell’assetto dei canali televisivi, sia gratuiti che a pagamento, e dei Multiplex che sono passati da 8 a 6 (R1, R2, R3, R4, R6, R7), con lo spegnimento dei canali in simulcast HD presenti nei Multiplex R5 e R8.
L’operazione, pianificata dal Governo nel 2014, nasce dall’esigenza di liberare una parte delle frequenze relative alla banda 700 MHz a favore degli operatori di telecomunicazioni e dei servizi Internet mobili (4G / 4G+), garantendo al tempo stesso una migliore qualità del segnale televisivo. La Francia, insieme alla Germania, è uno dei primi Paesi europei che ha programmato la liberazione delle frequenze 700Mhz per lo sviluppo della banda larga mobile conducendo un’asta per l’assegnazione delle stesse.
Per agevolare il ricambio del parco televisori e sostenere l’investimento affrontato dalle famiglie in questo momento, il Governo ha predisposto per tempo un calendario di adozione obbligatoria dello standard MPEG-4 / HD oltre che un piano finanziario di contributi per l’adeguamento degli apparati di ricezione (vedi Newsletter CRTV No. 86 del 15 aprile 2016 – Banda 700Mhz: OK della Commissione UE agli aiuti stanziati dalla Francia). L’Agenzia Nazionale delle Frequenze (ARCEP) stima che i televisori ad oggi non compatibili con lo standard MPEG-4, e quindi da sostituire o implementare (con adattatore esterno MPEG-4), siano circa 4,5 milioni, ovvero meno del 10% circa del totale televisori presenti nelle abitazioni delle famiglie francesi.