In attesa dei dati ufficiali globali, gli Europei di calcio del 2016 hanno registrato il boom di ascolti nelle emittenti televisive di tutta Europa, un numero di telespettatori maggiore rispetto alla precedente edizione. Nel 2012 la finale disputata tra la Spagna e gli Azzurri aveva incollato alla tv 299 milioni di spettatori in tutto il mondo quest’anno, il portoghese Cristiano Ronaldo con il suo trofeo Euro 2016, secondo le prime stime, ha più che raddoppiato. Lo rivela uno studio EGTA (European Group of Television Advertising) che ha raccolto i primi risultati resi pubblici in 19 Paesi degli ascolti casalinghi dell’evento (ossia escludendo coloro che hanno preferito godersi le partite nei bar e nei luoghi comuni).
Si tratta di un trionfo tutto televisivo: secondo l’EGTA, gli eventi sportivi in diretta come gli Europei sono seguiti principalmente sugli schermi televisivi. L’evento catalizza di fronte alla TV la maggioranza dei telespettatori, in tutte le fasce di età e registra share altissime nei target più pregiati e fra i giovani che normalmente prediligono il consumo mobile e online. Tuttavia se i televisori offrono il pretesto per tifare in compagnia, i dispositivi mobili offrono il valore aggiunto, contenuti arricchiti per es. al momento del goal, e condivisione social. In casa nostra la vera novità è che, come mai prima, gli italiani hanno seguito gli Europei, anche online.
In Italia durante la partita della nazionale con la Germania sono stati 19,7 milioni i fan riuniti davanti ai loro schermi televisivi con una share stellare del 79,1%, 8 italiani su 10. Nonostante l’assenza della Squadra Azzurra, anche la finale ha attirato 12,8 milioni di tifosi, pari al 57,9% di share, di cui il 71,4% erano uomini. In Italia il campionato ha raggiunto nel complesso uno share medio del 42,9%, pari a 9,6 milioni di telespettatori.
Ovviamente i nuovi record per il programma televisivo sportivo più seguito in Europa sono stati fissati in Francia e Portogallo, protagonisti della finale, ma anche in nazioni come il Galles, l’Islanda e la Germania. In Francia, il gioco di Les Bleus contro la Germania ha riunito 19,2 milioni di telespettatori davanti agli schermi televisivi, con uno share del 85,8%.
Dati simili in Germania, con una media di 29,8 milioni di fan incollati alla tv per guardare la Mannschaft giocare contro la Francia (80,6% di share per gli individui 3+ e share ancora più alte, 89,2% per i 14-29enni). La finale Francia-Portogallo ha attirato,8 milioni di tedeschi, con uno share del 59,7% per la popolazione totale e il 64,6% per 14-29enni. Numeri record ovviamente per l’Islanda, dove la partita della nazionale contro l’Inghilterra ha raccolto 162.000 telespettatori, pari al 99,8% del totale.
Il Portogallo, campione dei campioni, ha registrato 3,7 milioni di spettatori (75,4%), e numeri analoghi (3,7 milioni) e share più alte (oltre il 78%) per la finale. Anche in Portogallo alta la share dei target pregiati pari al 79,9% dei 15-24enni per la finale.
Gli Europei 2016 ancora una volta hanno dimostrato il potere della TV per gli eventi in diretta, la sua capacità di unire le persone di ogni età di fronte allo schermo casalingo. Un record europeo, nel continente oltre 110 milioni di individui hanno guardato la finale in tv, ma non solo. Europa ma non solo, in Paesi lontani (per distanza e fuso orario) come il Canada la partita Germania-Italia ha raccolto 1,5 milioni di fan, con un share del 40% per il target 18-34, e la finale è stata vista da 2,3 milioni di canadesi.