Siddi: una visione di sistema in un’ottica di level playing field. Viola: i principi azionabili della UE. La frontiera di una nuova normativa come immaginata dai regolatori UE in coordinamento con le Autorità degli Stati Membri, per perpetrare l’ “effetto UE” sulla normativa digitale internazionale (sperimentato ad es. con l’adozione allargata ben oltre i confini europei del GDPR); e come auspicata esperti e industria hanno da richiamato le criticità della nuova regolazione. È questo in estrema sintesi il dibattito che si è svolto all’interno della sessione “L’attività delle piattaforme tra DSA e direttiva SMAV. La frontiera di una nuova regolazione?” , organizzata da AGCOM il 29 gennaio all’interno della Giornata internazionale della XXIII edizione di Eurovisioni, evento che quest’anno si è svolto interamente online.
“Il recepimento della Direttiva SMAV produrrà un impatto molto significativo non solo nel settore dei servizi media, ma nell’intero ecosistema economico digitale, in un contesto che è andato ben oltre i confini del settore radiotelevisivo. L’esigenza di base è creare un quadro normativo e regolamentare equo e rispondente alle necessità di un mercato in continua evoluzione con l’obiettivo di creare un level playing field tra gli operatori tradizionali e gli over the top” ha dichiarato nel suo intervento Franco Siddi, Presidente di CRTV. Sui contenuti specifici delle norme UE – SMAV, ma non solo – ha ricordato che è la rete ad ospitare, in grandissima prevalenza, contenuti nocivi per i minori, di hate speech e fake news. “Si auspica che siano date indicazioni affinché le norme a tutela della dignità umana e dei minori siano strutturate tenendo conto dell’ evoluzione dello scenario tecnologico e massmediale, con forme di visione sempre più svincolate da logiche di palinsesto, orario di emissione, luogo e modalità di consumo (lineari e non lineari, free e pay, via etere e via cavo) rendendo omogeneo il trattamento legislativo e regolatorio della fornitura di contenuti. Ciò gioverebbe anche ad equilibrare la concorrenza tra operatori di media tradizionali e OTT” ha aggiunto. Sul recepimento della direttiva SMAV (UE 2018/1808) Il Presidente ha ricordato che CRTV è intervenuta con commenti sulla legge di delegazione europea. Riguardo al DSA, Siddi ha ricordato che alla vigilia della pubblicazione della proposta CRTV ha avviato una lettera indirizzata al Commissario Gentiloni segnalando il possibile disallineamento con un’altra norma importantissima per stabilire un livellato campo di gara con gli OTT, la direttiva copyright, “Tutta l’industria si è mobilitata al riguardo” ha detto Siddi “e la preoccupazione espressa riguarda il tema di responsabilità delle piattaforme online sui contenuti veicolati e sugli strumenti di enforcement, che dovrebbero ispirare il nuovo approccio ‘orizzontale e coordinato’ delle Commissione UE”.
“Nessuna entità privata può essere al di sopra dei principi costituzionali, non può essere ammesso un enforcement privato dei diritti, né questa è la giusta strada per procedere. Il controllo pubblico e l’enforcement collettivo sono le leve che la UE ha scelto per procedere nella i del mercato digitale”, così Roberto Viola Direttore Generale DG CONNECT (Commissione Europea) su quelli che ha chiamato “ i principi azionabili” attraverso procedure e azioni coordinate di controllo e intervento. Il Commissario ha ricordato che nel DSA, volto ad aggiornare la direttiva e-commerce, è stata mantenuta l’esenzione di responsabilità per le piattaforme di intermediazione “passive” (host). Tuttavia, nel pacchetto di norme UE in itinere (DSA/DMA) si prevede, tra l’altro, che a maggiore potere di mercato corrisponde maggiore responsabilità; che l’attuale esenzione, che oggi si basa su una presunta neutralità delle piattaforme, non sussiste qualora venga loro notificato un illecito, e con tale notifica scatta l’obbligo di agire. Si introducono inoltre i principi del duty of care, e del Know Your Business Client in capo alle piattaforme, oltre alla disamina delle norme contrattuali, autoregolazione su cui si basa attualmente il regime di responsabilità delle piattaforme, che devono essere rese più trasparenti, controllabili e conformi alla legge con la supervisione di autorità indipendenti. Viola ha sottolineato anche il ruolo, fondamentale al riguardo, delle autorità nazionali indipendenti, coordinate a livello dell’Unione