“Un approccio di sistema, che utilizzi tutti i mezzi a disposizione – enforcement, coordinamento di polizia internazionale, tutela giudiziaria, e giurisprudenza evolutiva, ma anche la via amministrativa rinforzata dell’AGCOM, con maggiori poteri inibitori e sanzioni come proposto di recente dall’emendamento al decreto rilancio. L’aggiornamento dell’indagine Fapav/Ipsos presentata oggi indica infatti che il fenomeno della pirateria digitale, pur calando, continua ad avere impatti economici e occupazionali ingenti e non si può abbassare la guardia. Come operatori radiotelevisivi constatiamo purtroppo che nel nostro ambito c’è addirittura un aumento delle pirateria di serie e fiction (21-23% in un anno), degli eventi sportivi live (7-10%, che hanno anche il più alto tasso di numero di violazioni 5,9 per singolo pirata,) e la crescita del fenomeno delle IPTV illegali, che oltre a minare alla base il business della pay TV, impoveriscono il valore dei contenuti anche nelle finestre successive”. Così il Presidente di CRTV Franco Siddi nel suo intervento in remoto nella videoconferenza odierna di presentazione. Il presidente ha apprezzato il lavoro di presidio svolto da Fapav e le occasioni di confronto che offre sul tema. “Sono attività che accrescono la consapevolezza diffusa su un fenomeno di criminalità organizzata, che danneggia lavoro e industria, oltre a espone a rischio di malware e furto di dati sensibili gli utenti. Si rendono necessarie azioni coordinate a livello internazionale delle autorità e interventi di responsabilizzazione degli intermediari” ha continuato Siddi “Interessante e molto efficace al riguardo l’approccio proposto da Stan Mc Coy, MPA, relativo alla necessità che gli intermediari ottengano e siano pronti ad offrire alle autorità in caso di illecito informazioni sui propri clienti (KYBC – Know Your Business Client). La revisione in questo senso dall’art. 5 direttiva e-commerce dovrebbe rientrare fra le considerazioni di sistema relative alla consultazione del Digital Single Act appena avviata. Altro tema fondamentale è il recepimento sollecito e conforme della direttiva copyright. Bisogna continuare a lavorare sulla consapevolezza diffusa, piratare i contenuti è reato, ma non mollare sulle norme e le misure di garanzia”.
I dati Fapav letti da CRTV. L’indagine Fapav/Ipsos, ricca di dati, conferma che il fenomeno pirateria, è in calo, ma a fronte di un numero di pirati sostanzialmente stabile intorno al 37% degli intervistati: cala il numero di atti illeciti perpetrati dagli stessi, che rimane comunque altissimo proiettato sul totale popolazione (414 milioni). Soprattutto i 15 milioni di fruizioni illecite rientrate rispetto al 2019 (-17%), contribuiscono a contenere il danno all’industria solo nella misura dell’1%. Un altro aspetto che deve far riflettere è l’aumento dell’utilizzo dei social per atti di pirateria (17%), che coinvolge la metà dei pirati: un ambito, quello della responsabilizzazione delle piattaforme social come CRTV sostiene da tempo, da presidiare. Infine, i numeri in crescita rilevati dall’indagine specifica svolta da Fapav/Ipsos durante il lockdown indicano inoltre che ilo fenomeno della pirateria ha facilmente recrudescenze. Altro dato impressionante: dal danno economico da pirateria risulta un impatto di 5.900 occupati in meno nel settore. “Un’emorragia che non ci possiamo permettere in tempi normali, tantomeno in questa fase emergenziale. E che deve far riflettere sulle leve dirette e indirette in mano alle istituzioni per rilanciare il comparto e l’occupazione” ha detto Siddi.
La giurisprudenza evolutiva. Fra i fronti più innovativi il Presidente ha citato “la giurisprudenza evolutiva”, che ha anticipato molte delle misure inibitorie e sanzionatorie, estendendo al tema della violazione del copyright alcune fattispecie di reato. Al riguardo, il Presidente ha indicato l’importante lavoro del Gruppo Mediaset ha fatto in sede di tutela giurisdizionale dei diritti (da ultimo si v. il caso Tolo Tolo). Il Presidente ha indicato anche che CRTV accoglie con favore l’emendamento proposto in decreto rilancio che prevede poteri inibitori e sanzionatori di AGCOM in tema di violazioni del diritto d’autore e dei diritti connessi, un passo avanti importante nella giusta direzione, cui deve seguire ora il sollecito recepimento della direttiva copyright nel nostro ordinamento.
Copyright. È importante che il quadro giuridico approvato in sede europea sul diritto d’autore online (direttiva UE 2019/790) venga recepito ben prima della scadenza ultima del giugno 2021. L’aspetto più importante della norma per l’industria che rappresentiamo è il principio che rendere disponibili online a fini commerciali (pubblicità, dati) grandi quantità di materiale coperto da diritto di autore costituisce atto di comunicazione al pubblico e come tale deve essere autorizzato dagli aventi diritto e remunerato. Si tratta di un principio che finalmente pone in capo anche alle piattaforme online una forma di responsabilità che fino ad oggi non era prevista, ma che la giurisprudenza sul diritto di autore andava delineando già da tempo. L’estensione delle regole di equità e diritto all’ambiente online ristabilisce, inoltre, parità di concorrenza e sviluppo per il business audiovisivo che da sempre ha remunerato e investito nella creatività.
È indispensabile che il futuro decreto delegato sia strutturato in maniera tale da garantire ai titolari dei diritti, nel quadro delineato dalla Direttiva, uno strumento di efficace difesa dal fenomeno della pirateria on line e il pieno controllo sulla circolazione dei propri contenuti. CRTV sottolinea la necessità che in sede di recepimento siano indicati anche parametri certi per l’individuazione dei soggetti cui si applicano le norme della direttiva. Altro punto che richiederà l’impegno del legislatore delegato per garantire l’effettività del recepimento riguarda l’individuazione dei criteri idonei ed efficaci per valutare se la piattaforma che non ha ottenuto l’autorizzazione degli aventi diritto abbia compiuto i massimi sforzi per conseguirla.
ALLEGATI
SINTESI – Indagine FAPAV/Ipsos sulla Pirateria Audiovisiva 2019. 9 Luglio 2020
Indagine FAPAV/Ipsos sulla Pirateria Audiovisiva 2019. 9 Luglio 2020