Un “intervento-ponte” nazionale in attesa dei necessari coordinamenti in materia a livello sovranazionale per contenere il danno all’erario derivante dell’erosione della base imponibile e la traslazione dei profitti (BEPS), ristabilire gli equilibri competitivi con le imprese nazionali e l’equità dell’imposizione fiscale: questa in sintesi la posizione espressa da Confindustria Radio Televisioni sul Disegno di legge “Misure in materia fiscale per la concorrenza nell’economia digitale” (AS 2526) di iniziativa dell’On, Massimo Mucchetti, ora all’esame delle Commissioni VII e X del Senato.
L’attuale sistema fiscale è palesemente inadeguato ad operare efficacemente nell’economia digitale, globalizzata, dematerializzata, delocalizzata. Tra gli aspetti più critici le pratiche elusive delle multinazionali, il dumping fiscale a opera di ruling selettivi, gli effetti distorsivi sulla concorrenza conseguenti alla c.d. elusione della tassazione dei redditi (v. pubblicità online) che hanno un grande impatto sul settore radiotelevisivo.
Per affrontare efficacemente il tema della tassazione dell’economia digitale c’è ampia convergenza sulla necessità di intervenire a livello sovranazionale, o meglio internazionale, più ampio. La consapevolezza è emersa con forza in ambito OCSE/G20, dove si è promosso il progetto BEPS ed è stata ribadita a livello UE, dove si auspica un raggiungimento di posizioni condivise che possano velocizzare l’adozione di best practice a livello internazionale più ampio, basandosi sulla forza costituita dal mercato continentale. A livello di singoli Stati membri si stanno cercando soluzioni-ponte con il duplice scopo di arginare l’erosione della base imponibile e di suggerire dei modelli di intervento adottabili da più Paesi che possano costituire delle basi condivise (di informazioni, dati, risultati) da mettere a fattor comune per gli sviluppi futuri della materia.
Il disegno di legge permette di monitorare, per il tramite dell’ “intermediario-antenna” e della “presunzione di stabile organizzazione occulta”, attività economiche e redditi sviluppati da operatori che attualmente sfuggono totalmente, con pratiche elusive, alla fiscalità nazionale e UE. Oltre al recupero, tardivo e parziale, delle imposte eluse, lo strumento offerto dal disegno di legge Mucchetti permette di intervenire, in maniera parziale e tardiva, per ristabilire livelli concorrenziali che risultano distorti nel settore dei media in generale e quello radiotelevisivo in particolare.