Gli inglesi continuano ad ascoltare la radio e i contenuti audio su un’ampia gamma di dispositivi, sebbene l’ascolto della diretta radio su un apparecchio radiofonico sia in flessione negli ultimi anni, per la popolazione adulta la radio continua a rappresentare gran parte del consumo audio. Al contrario, la fruizione di servizi digital audio, tra cui la diretta live streaming radiofonica (simulcast FM/AM), i servizi di musica on-demand e i podcast, è cresciuta nel corso del tempo, soprattutto tra giovani-adulti di età compresa tra 15 e 34 anni per i quali la diretta radio su un ricevitore radiofonico rappresenta ormai meno di un quarto di ascolto.
Sono alcune delle rilevanze del rapporto Media Nations pubblicato da Ofcom, Authority per le Comunicazioni in UK, qualche mese fa e che mappa il mondo radiofonico e più in generale quello digital audio negli ultimi 6 anni (2015-2021).
Nonostante l’emergenza sanitaria della pandemia, che ha colpito in particolare i ricavi pubblicitari radio, l’industry ha continuato nel suo insieme a investire sul DAB e innovare sulle piattaforme online. Nel frattempo, sia la spesa dei consumatori per la musica (CD, Vinili) che la pubblicità audio digitale la spesa si è mantenuta nel 2020 su un trend di crescita. Nell’ultimo anno le emittenti radiofoniche del Regno Unito hanno lanciato nuove emittenti e contenuti, mentre le piattaforme di streaming hanno continuato ad espandere i loro servizi per includere standard audio di qualità superiore e podcast, in alcuni casi in esclusiva.
Si noti che a causa della pandemia e delle restrizioni associate, l’istituto per la rilevazione degli ascolti radio in UK, RAJAR, analogamente a quanto successo in Italia con Tavolo Editori Radio – TER ha sospeso l’attività sul campo dalla fine del primo trimestre 2020. In mancanza di questi, Ofcom ha utilizzato la ricerca integrata TouchPoints di IPA, che monitora i comportamenti e le abitudini cross-mediali nell’arco della giornata (campione di oltre 6mila individui di età 15+, diario su smartphone e questionario online), insieme a Technology Tracker, indagine sull’accesso, dotazione e uso di tutti i mezzi di comunicazione (campione di circa 4mila individui di età 16+, questionario online e interviste).
Audio- Radio in UK. L’ascolto della radio su un apparecchio radiofonico, è ancora l’attività con la più alta reach settimanale, ma le fasce giovani prediligono i servizi streaming online.
L’ascolto della radio continua a essere un punto fermo della dieta mediatica, con circa i due terzi degli adulti che ascoltano la radio in diretta su un apparecchio radiofonico ogni settimana nel primo trimestre del 2021. Anche se questa è l’attività audio più frequente per la popolazione del Regno Unito, la percentuale di adulti che ascoltano la radio in questo modalità ha continuato a diminuire costantemente ogni anno, dato che sempre più persone si rivolgono all’online, anche per la diretta radio in streaming.
Reach di una selezione di attività audio-radio nei 7 giorni, Individui 15+
Fonte: TouchPoints. Tutti gli individui 15+. Periodo di rilevazione gennaio- 23 marzo (pre-lockdown), 24 marzo – 16 aprile (Fase 1 lockdown).
Ma non tutto l’audio online è cresciuto negli ultimi sei anni: la reach settimanale dei podcast rimane relativamente bassa e pari al 15% degli adulti (28% tra 15-34enni): la maggior parte della crescita si è concentrata nei servizi di musica in streaming, che hanno beneficiato di un graduale allontanamento degli individui dall’utilizzo delle collezioni musicali personali. Tali servizi sono stati utilizzati dal 45% degli adulti all’inizio del 2021. Questa tendenza è maggiormente pronunciata tra i giovani adulti di età compresa tra 15 e 34 anni, per i quali l’ascolto di musica in streaming è l’attività audio settimanale più frequente, pari a tre quarti di questa fascia di età.
L’ascolto della radio su un dispositivo radiofonico è diminuito più rapidamente tra 15-34 anni, utilizzato da meno della metà di questa fascia d’età, nonostante gli inglesi che ascoltano la radio online sono aumentati a quasi un individuo su quattro.
Reach di una selezione di attività audio-radio nei 7 giorni, Target 15-34
Fonte: TouchPoints. Individui 15-34. Periodo di rilevazione gennaio- 23 marzo (pre-lockdown), 24 marzo – 16 aprile (Fase 1 lockdown).
Audio- Radio in UK. La radio in diretta su un apparecchio radiofonico continua a occupare la maggior parte dell’ascolto settimanale degli adulti
Il tempo complessivo speso per ascoltare l’audio è diminuito drasticamente nel 2020 a seguito dei lockdown e delle restrizioni, con la diretta radio su un apparecchio radiofonico maggior vittima di questa contrazione. Analogamente a quanto successo in Italia il fenomeno appare legato alla diminuzione degli ascolti in mobilità, ossia alla riduzione del tempo speso nel tragitto casa-lavoro-casa e per la riduzione degli spostamenti e dell’ascolto in auto.
Nel primo trimestre del 2021, la diretta radio su un apparecchio radio rappresenta in media il 58% del consumo audio totale settimanale da adulti superiori ai 15 anni, ossia una quota maggioritaria dell’ascolto audio. Ma questo è in calo rispetto al 71% del 2017, una diminuzione di 13 p.p. in quattro anni. Nello stesso periodo, la quota di ascolto della musica in streaming è aumentata dall’8% del 2017 al 17% nel primo trimestre del 2021. La quota complessiva di ascolto della radio in live streaming, catch-up e podcast radio, rappresentava ancora la maggior parte del tempo audio, al 68%.
Consumo di una selezione di attività audio-radio nei 7 giorni, Individui 15+
Fonte: TouchPoints. Tutti gli individui 15+. Periodo di rilevazione gennaio- 23 marzo (pre-lockdown), 24 marzo – 16 aprile (Fase 1 lockdown).
L’attività audio dei giovani-adulti inglesi (15-34), molto diversa da quella di un adulto medio, è cambiata significativamente negli ultimi sei anni. L’ascolto di servizi streaming di musica costituisce la quota più cospicua della loro attività audio complessiva, pari al 43% nel 2021. Al contrario, l’ascolto della diretta radio su un apparecchio radiofonico rappresenta poco meno di un quarto del totale, in calo rispetto al 32% nel 2020 e dal 50% nel 2015. Per questa fascia di età, la quota della radio sull’ascolto totale, inclusi live streaming, catch-up e podcast, è del 30%, meno della metà di quello di un individuo adulto del Regno Unito.
Consumo di una selezione di attività audio-radio nei 7 giorni, Individui 15+
Fonte: TouchPoints. Individui 15-34. Periodo di rilevazione gennaio- 23 marzo (pre-lockdown), 24 marzo – 16 aprile (Fase 1 lockdown).
Audio- Radio in UK. L’ascolto tramite una radio DAB è il modo più comune in cui le persone hanno ascoltato dal vivo la radio nel 2021
Gli adulti del Regno Unito ascoltano la diretta radio utilizzando diverse piattaforme digitali e analogiche, e vari dispositivi online. Secondo il Technology Tracker 2021 di Ofcom, il 56% degli adulti ascolta la radio DAB a casa o in auto. Tra quelli di età uguale o superiore a 55 anni, il 65% ha un ricevitore DAB, una quota superiore alle fasce di età più giovani.
Più della metà (53%) degli adulti del Regno Unito che ascoltano la radio in diretta lo fa tramite un dispositivo DAB, rispetto al 45% che hanno utilizzato una radio AM/FM. L’ascolto della radio tramite un apparecchio DAB è maggiore tra gli over 35enni anni che tra gli under 35, e l’uso della radio AM/FM è più frequente tra quelli di età superiore ai 55 anni, con il 55% che lo fa, rispetto al 34% dei 16-24enni.
Ascolto radiofonico per tipologia di dispositivo, Individui 16+
Fonte: Technology Tracker, 2021, Ofcom.
Parlando di device, dalla loro introduzione nel mercato del Regno Unito nel 2016, gli smart speaker sono cresciuti costantemente in popolarità e oggi sono posseduti dal 50% degli adulti. Nel 2021, oltre un quarto di coloro che ascoltano la radio in diretta utilizza uno smart speaker, sebbene l’adozione di questo device sia meno diffuso tra i gruppi di età più avanzata.
Audio- Radio in UK. Il primo lockdown nazionale ha avuto un enorme impatto sulle modalità di ascolto della radio durante le 24 ore e in maniera differente da località a località
La tipologia di ascolto radiofonico è cambiata in risposta alla pandemia di Covid-19 e alle restrizioni ad essa associate. Il primo blocco nel marzo 2020 ha avuto un impatto estremo sull’ascolto, con meno persone che ascoltavano la radio durante gli spostamenti fuori casa. Prima del lockdown, il 36% degli adulti e il 33% dei 15-34enni ascoltavano la radio mentre si recavano al lavoro o mentre studiavano durante la settimana. Questo ascolto è crollato al 10% durante il primo lockdown per gli adulti e all’8% per 15-34 anni, anche se all’inizio del 2021 ha parzialmente recuperato al 18% per entrambi i gruppi di età.
Ascolto radiofonico per tipologia di luogo, Individui 15+
Fonte: TouchPoints. Tutti gli individui 15+. Periodo di rilevazione gennaio- 23 marzo (pre-lockdown), 24 marzo – 16 aprile (Fase 1 lockdown).
Nell’ultimo anno c’è stato un chiaro aumento nell’ascolto in casa, bilanciando l’ascolto ridotto in auto. I dati dell’indagine si basano sulla collocazione fisica, quindi i dati sull’ascolto domestico includono le persone che lavorano da casa e coloro che sono stati licenziati. Finora nel 2021, i livelli di ascolto a casa rimangono al di sopra dei livelli pre-Covid e meno pendolarismo significa che i livelli di ascolto in auto rimangono inferiori rispetto a prima della pandemia.