Médiamétrie pubblica regolarmente due principali studi sull’audience della radio: EAR National, che rileva l’audience media quotidiana (Reach, Share e durata d’ascolto), e EAR Insight che rileva il comportamento di ascolto sul periodo lungo (7 e 28 giorni). Sul piano metodologico, da sempre, le due ricerche sono realizzate sulla base di un’indagine telefonica assistita dal software CATI.
Tuttavia, per la prima volta, l’autunno scorso, l’EAR Insight è stata realizzata in modalità automatica sulla base di un panel di 5 000 persone (13 anni+) che portano con sé un pager meter, ossia un dispositivo indossabile che “ascolta” le radio abbonate all’indagine. Grazie alla tecnologia Watermarking (introduzione di un segnale audio non percepito dall’orecchio umano) i device portati dai membri del panel rilevano l’esposizione reale (o ascolto involontario) 24 ore su 24. Al domicilio dei panelist vengono installati dispositivi di localizzazione per determinare se l’ascolto viene realizzato in casa o all’esterno. Si deve sottolineare e il dispositivo pager misura anche l’ascolto della televisione fuori casa del panel di 5 000 individui, rilevazione introdotta nel 2021 e che ha permesso di valutare meglio la la total audience TV (+ 20% in media). Pertanto, i costi di gestione del panel sono condivisi fra radio e televisioni abbonate.
I risultati pubblicati il 5 gennaio scorso riguardano il periodo che va dal 5 settembre al 30 ottobre 2022. EAR Insight conferma che la radio è un mezzo potente: 9 persone su 10 la ascoltano in un mese (93,2%), pari a 51,5 milioni di persone maggiori di 13 anni. Si tratta inoltre di utenti fedeli, che ascoltano la radio 18 giorni al mese. Gli ascolti a casa-in mobilità sono relativamente equilibrati: 86% ascoltano in casa,85% in mobilità. Analizzando l’ascolto per formati si constata un maggiore ascolto delle radio musicali rispetto alle radio generaliste, prevalentemente parlate.
Formati radio | Copertura settimanale media (%) | Copertura 4 settimane (%) | Numero medio di giorni di ascolto x ascoltatore |
Radio musicali | 61,3 | 78,2 | 10,5 |
Radio generaliste | 54,6 | 68,7 | 12,9 |
Premesso che il paragone dei risultati di questa nuova EAR Insight con quella precedente (autunno 2021) non è scientificamente corretto, essendo le metodologie di rilevazione diverse, si constata: da un lato, un aumento complessivo degli ascoltatori sui periodi lunghi misurati e, dall’altro, un cambiamento della classifica delle stazioni. Più in dettaglio, la Reach sui 7 giorni cresce di 1 milione di ascoltatori nell’ indagine dell’autunno 2022. Anche la Reach delle radio musicali è complessivamente in aumento, perché la rilevazione automatica misura “l’ascolto involontario” nei negozi o nei trasporti pubblici. Sempre sui 7 giorni, la privata RTL risulta assere la prima radio in termini di Reach, mentre il servizio pubblico France Inter è al secondo posto (nella rilevazione dell’ascolto quotidiano EAR National il rapporto fra le due stazioni risulta invertito).
La nuova metodologia di rilevazione è in generale ben accolta dalle radio, con l’esclusione di quelle che vedono le loro posizioni in diminuzione, come il gruppo NRJ o la radio indipendente Skyrock. E’ molto probabile, tuttavia, che non si tornerà indietro e che in futuro anche le altre indagini saranno realizzate in modalità automatica.
Pager meter – dispositivo di terze parti che gli i partecipanti in un panel di misurazione portano con sé per rilevare la loro esposizione audio, come il misuratore MediaMetrie Rate on Air, Nielsen Audio PPM o GfK Eurisko Meter – fonte Ipsos Encyclopedia – Radio Audience Measurement
Albino Pedroia
Professore presso l’Università La Sorbona di Parigi, consulente in ambito radiofonico