Siddi: il valore aggiunto della tutela della privacy nella professione giornalistica. A sei mesi dall’entrata in vigore del Regolamento generale sul trattamento dei dati personali (GDPR) la tutela della privacy nei trattamenti dei dati personali entra nella fase dell’adeguamento del sistema normativo previgente con il decreto legislativo 101/2018 che interviene a modificare il vecchio Codice Privacy e a dettare nuove norme nelle aree lasciate alla discrezionalità del legislatore nazionale dalla normativa dell’Unione Europea, direttamente applicabile.
Il legislatore italiano ha preferito non abrogare del tutto il previgente codice, limitando il GDPR nei suoi principali aspetti innovativi. Questo vale per molti degli ambiti toccati dalla normativa di adeguamento, ma non per uno, la disciplina relativa all’attività giornalistica che riconosce nuovamente a tale attività una preminenza speciale nell’ambito dell’ordinamento giuridico, prevedendo in suo favore delle eccezioni alla disciplina generale (art. 136 e ss nuvo Codice Privacy).
Sull’aggiornamento di queste regole dovrà, pronunciarsi il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (nuovo art. 139 Codice Privacy): il richiamo all’autodisciplina dei giornalisti implica che ci si attenga alle norme generali, quali ad esempio i principi fondanti dell’attività giornalistica: essenzialità, verità, interesse pubblico e continenza delle espressioni; ma anche a tutte le regole deontologiche che disciplinano la professione giornalistica. “Nel rispetto di tale disciplina sta il valore aggiunto del nostro modello di comunicazione. Nel tempo in cui la Rete promuove l’informazione diffusa, immediata, spesso generata dagli utenti, raramente remunerata, gli editori radiotelevisivi continuano a credere e investire nell’informazione professionale, nella convinzione che essa abbia un alto valore aggiunto e costituisca un marchio di riconoscibilità” ha dichiarato Franco Siddi, presidente di Confindustria Radio Televisioni- CRTV, che ha aggiunto ”Le norme sulla privacy degli interessati, rappresentano un ulteriore valore aggiunto, e un segno identitario rispetto al mondo dell’informazione indistinta, non professionale non mediata né responsabile che si diffonde in Rete e sui social”.
La seconda pubblicazione di CRTV dedicata al GDPR, redatta in collaborazione con il @LawLab della Luiss, verrà presentata presso la Luiss Mercoledì 12 dicembre. Entrambi i titoli saranno disponibili sul sito/a richiesta dal sito CRTV a partire dal 13 dicembre.