Diritti musicali. I problemi normativi ed applicativi che gli operatori del settore incontrano quotidianamente nell’attività di gestione ed intermediazione del diritto d’autore e dei diritti connessi nella musica anche alla luce della stratificazione normativa in sede europea e nazionale: questi i temi al centro della tavola rotonda che si è tenuta giovedì 28 settembre a Roma, presso l’Università Luiss, Sala delle Colonne.
Nel corso della discussione i rappresentanti delle industrie del settore, delle istituzioni e delle associazioni di categoria hanno messo a confronto le proprie esperienze nell’applicazione di una normativa che negli ultimi anni ha subito numerose modifiche. In particolare, gli utilizzatori hanno manifestato la necessità di rapporti chiari e trasparenti con le collecting, con tariffe e condizioni di licenza determinate sulla base di criteri uniformi e condivisi tra le parti.
Hanno aperti i lavori il Prof. Paolo Marzano, Presidente Comitato Consultivo Permanente per il Diritto d’autore, MIBACT e la Dott.ssa Gabriella Muscolo, Commissario AGCM,
Sono intervenuti: Andrea Miccichè (Nuovo Imaie), Enzo Mazza (SCF), Gianluigi Chiodaroli (ITSRIGHT), Stefano Longhini (Mediaset), Carlotta Ca’ Zorzi (LA7), Rodolfo Citterio (FIPE), Rosario Alfredo Donato (Confindustria Radio Televisioni).
Rosario A. Donato, Direttore Generale CRTV, ha ricordato, tra le altre cose, che “le imprese radiotelevisive operano in un mercato iper-regolamentato che agisce da freno sulla crescita; compito delle Istituzioni è anche quello di predisporre le regole del gioco, che devono essere semplici, efficienti, certe e trasparenti. La liberalizzazione della gestione del sistema dei diritti connessi e del diritto d’autore, allo stato, non sembra andare in questa direzione. Troppe incertezze e scarsa trasparenza sulla rappresentatività di alcune collecting ne ostacolano il buon funzionamento, creando danni a tutto il sistema. E’ interesse di tutti valorizzare e tutelare le opere, artisti, interpreti ed esecutori e a far crescere il mercato. Per far questo serve però una banca dati condivisa che superi il problema della certezza dei mandati e faciliti la rendicontazione agli utilizzatari”.
Ha concluso i lavori il Commissario Agcom Francesco Posteraro, il quale ha illustrato il ruolo svolto dall’Autorità nell’ambito dell’attività di vigilanza affidata alla stessa dal D.Lgs. 35/17. Il Commissario ha indicato quale probabile data per l’emanazione del relativo regolamento il 5 ottobre p.v.
Tale attività riguarderà, tra l’altro: a) l’accertamento della sussistenza in capo alle collecting dei requisiti prescritti per le stesse dal predetto D.Lgs. 35/17; b) un’attività di vigilanza sull’attività posta in essere dagli operatori del settore e del relativo potere ispettivo dell’Autorità, che dovrà, ove necessario, irrogare le relative sanzioni; c) un’attività di mediazione attiva tra gli utilizzatori e le collectings.
Con particolare riferimento a tale ultima attività, il Commissario ha sottolineato come l’attività dell’Agcom sarà volta: a) ad individuare standard comuni per la reportistica che consenta di valorizzare e remunerare in maniera equilibrata il diritto d’autore e i diritti connessi; b) a costituire una banca dati delle opere unica, ovvero, una banca dati che consenta un’interazione tra le banche dati attualmente costituite e utilizzate dalle singole collectings, c) lavorare per la costituzione di un tavolo tecnico che consenta il confronto tra gli operatori del sistema e permetta di arrivare a soluzioni eque e condivise.
Confindustria Radio Televisioni avendo auspicato in più sedi le soluzioni prospettate oggi dal Commissario Posteraro, le accoglie con favore.