La Direzione Generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica, di Radiodiffusione e Postali (DGSCERP) del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato nelle settimane scorse le graduatorie provvisorie delle TV (18 novembre) e Radio locali (25 novembre) relative ai contributi 2022 sulla base della regolamentazione di cui al DPR n. 146/2017.
Riportiamo qui di seguito un quadro sintetico con alcune statistiche sull’ultima annualità con la possibilità di prendere visione dell’andamento storico dal momento dell’introduzione del nuovo Regolamento (annualità 2016) all’interno del sito CRTV nella sezione dedicata.
DOMANDE PRESENTATE. Per l’annualità 2022 sono state presentate in totale 994 domande (marchi) in flessione di 22 unità rispetto al 2021. Di queste 529 sono relative a marchi radiofonici locali (53% sul totale), 465 sono invece relativi alle emittenti televisione (47%): in entrambi gli ambiti di attività (radio + tv) prevale la natura “comunitaria”, in crescita negli ultimi anni, con oltre 300 mentre quella “commerciale”, in flessione, si assesta in un valore che spazia tra 150 e 180 marchi.
DOMANDE ACCOLTE. La graduatoria provvisoria (relativa alle domande accolte) vede in totale 930 marchi in linea con la distribuzione tra televisioni e radio in fase di presentazione: 487 sono quelli afferenti alle radio (commerciali e comunitarie), 443 televisioni (commerciali e comunitarie). Anche qui prevale la natura “comunitaria” delle emittenti.
SOCIETA’. In generale, uscendo dall’ambito marchi/domande, il numero delle società che hanno presentato domanda per l’annualità 2022 sono 673 (-8 rispetto al 2021), al netto delle duplicazioni tra radio e televisione (società attive in entrambi i settori), di cui il 63% in ambito radiofonico. Di queste 673, il 47% sono Associazioni (emittenti comunitarie), 31% società a responsabilità limitata (Srl), 11% Società cooperative. Il rimanente 12% fa riferimento a Spa e enti/fondazioni.
RISORSE DISPONIBILI. L’importo complessivo per il 2022 ammonta a 125 milioni di euro circa. Le risorse destinate alle tv locali commerciali sono pari a 100,1 milioni di euro, 5,3 circa per le televisioni comunitarie. Alle radio commerciali locali vanno circa 14,1 milioni, 4,7 milioni alle radio comunitarie. Tali valori comprendono anche l’extragettito.