Riconoscibilità della comunicazione commerciale online, attraverso l’inserimento del Regolamento Digital Chart nel Codice IAP; accordo quadro con AGCOM a garanzia del consumatore “anche in relazione alla nuova direttiva servizi media audiovisivi”, lancio del nuovo archivio online che documenta la giurisprudenza autodisciplinare: queste le maggiori attività svolte dall’Istituto per l’Autodisciplina Pubblicitaria IAP presentate il 21 Maggio alla Triennale di Milano durante l’incontro annuale.
Lanciata nel 2016, la Digital Chart ha rappresentato lo strumento attraverso il quale l’Autodisciplina pubblicitaria ha dato una prima risposta alla richiesta di trasparenza e riconoscibilità della comunicazione commerciale digitale da parte dei consumatori e del mercato.La Digital Chart individua le più diffuse forme di comunicazione commerciale diffuse in Rete – quali l’endorsement da parte di influencer e celebrity, la pubblicità native, i social network, i siti di content sharing, l’in app advertising e l’advergame – e da suggerimenti operativi agli utenti per riconoscere i contenuti promozionali e agli operatori per realizzare contenuti trasparenti e corretti e non incorrere in sanzioni. Dal 29 aprile 2019 tali linee guida, finora semplici raccomandazioni sono parte integrante del Codice IAP, inserite in un apposito Regolamento. Questo significa che sono tenuti al loro rispetto tutti coloro che direttamente o indirettamente aderiscono al sistema autodisciplinare. Al riguardo è utile ricordare che da gennaio 2019 gli influencer – area della comunicazione online fra le più critiche ai fini della trasparenza, come dimostrano i dati relativi al giurì – possono associarsi all’Istituto in veste di soci sostenitori attraverso le loro società o le agenzie che li rappresentano.
L’evento, che si è sviluppato anche in un convegno sul tema dei big data e le nuove frontiere della comunicazione digitale, è stato l’occasione per presentare i dati relativi alle attività svolte nel 2018: 170 campagne per le quali è stato richiesto parere preventivo al Comitato di Controllo di verifica della conformità dei messaggi alle norme del Codice di Autodisciplina; 715 casi esaminati autonomamente da Comitato di Controllo; 70 provvedimenti formali, tra ingiunzioni e istanze al Giurì; 1.476 le segnalazioni esterne di messaggi ritenuti scorretti; 8-15 i giorni lavorativi impiegati per risolvere le controversie.
Oltre l’85% dei casi ha riguardato questioni che attengono alla tutela del consumatore. L’attività relativa alla Digital Chart ha un bilancio di 64 casi: 13 ingiunzioni, 2 pronunce e 49 casi risolti in via breve, nella quasi totalità dei casi relativi all’influencer marketing.
Si ricorda che CRTV è associata allo IAP ed è membro del Consiglio Direttivo.