Comunicato del Consiglio UE e testo definitivo. “Sono molto lieto che abbiamo raggiunto un testo equilibrato, che crea molte opportunità per i settori creativi dell’Europa, che rifletteranno meglio la nostra diversità culturale e i valori comuni europei, ma anche per gli utenti, la cui libertà di espressione su Internet sarà consolidata. Questa è una pietra miliare per lo sviluppo di un mercato unico digitale solido e ben funzionante” ha dettoValer Daniel Breaz, Ministro della cultura e dell’identità nazionale della Romania a margine del voto che con una maggioranza del 65% (19 Stati Membri sul 27) ha finalmente varato un testo da tempo reclamato da tutta l’industria creativa, produttiva e l’emittenza.
Si tratta, come noto di un testo di compromesso, che lascia, fra l’altro nelle pieghe del “best effort” nell’ottenere le licenze ampi margini alle piattaforme online. Ma è indubbiamente un primo passo nella giusta direzione. Il Comunicato stampa del Consiglio sintetizza la riforma in tre aree:
- Adattamento delle eccezioni / limitazioni del copyright all’ambiente digitale e transfrontaliero (text and data mining, attività educative online conservazione e diffusione online del patrimonio culturale).
- Miglioramento delle pratiche di licenza per garantire un più ampio accesso ai contenuti creativi (opere fuori commercio, rilascio di licenze collettive con effetto esteso, autorizzazione dei diritti cinematografici per piattaforme di video-on-demand.
- Realizzazione di un mercato ben funzionante per i diritti d’autore (nuovo diritto connesso degli editori di stampa per l’uso online delle loro pubblicazioni e partecipazione agli utili degli autori)
Riguardo alle piattaforme di condivisione online esse dovranno in linea di principio ottenere una licenza per le opere protette da copyright caricate dagli utenti che potranno pertanto controllare la loro diffusione e avere delle basi giuridiche per negoziare una remunerazione degli utilizzi. Sono salvaguardati espressamente citazione, critica, revisione, caricatura, parodia e pastiche, eccezioni obbligatorie al copyright. Gli sviluppatori di software sono esclusi da queste regole.
La direttiva, oltre a sancire il diritto degli autori e degli esecutori ad una remunerazione adeguata e proporzionata, introduce un obbligo di trasparenza relativo allo sfruttamento delle opere autorizzate, nonché un meccanismo di adeguamento delle remunerazioni, e un meccanismo alternativo di risoluzione delle controversie.
Prossimi passi. Il testo deve ora essere firmato e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE. Dalla data di pubblicazione gli Stati membri avranno 24 mesi per recepire le nuove norme nella loro legislazione nazionale.