“Il futuro dell’informazione locale nell’era digitale” questo il tema del convegno svoltosi lunedì 30 ottobre a Genova nella Terrazza Colombo organizzato dall’emittente Primo Canale nell’ambito del Festival della Scienza. Con l’avvento della rete e dell’informazione diffusa via internet, delle web tv e degli aggregatori di notizie come è cambiata e quale sarà il futuro dell’informazione locale che arriva e che arriverà in futuro ai cittadini: la perdita di professionalità, la mancanza di controllo delle notizie, la qualità dell’informazione e chi la gestirà.
Dovremo intervenire o invece rassegnarci ad un lento declino dell’informazione locale? Assisteremo addirittura al suo annullamento? Tutti questi argomenti sono stati discussi da editori, politici, giornalisti ed esperti del settore. Al convegno sono intervenuti il Sen Maurizio Rossi, il Sen. Maurizio Gasparri, Maurizio Giunco Presidente dell’Associazione Tv Locali Confindustria Radio Televisioni, Alberto Maria Benedetti Presidente del Corecom Liguria, Lorenzo Basso Deputato PD, e i giornalisti Franco Mazzitti, Maurizio Basso, Carlo Rognoni e Mario Paternostro
Nel suo intervento il Sen. Maurizio Rossi ha sottolineato la necessità di un integrazione fra i due modelli di media che diffondono informazione in un sistema competitivo tra new e old media che deve viaggiare con le stesse regole. “I vecchi media, ha affermato Rossi, sottostanno ad una serie di normative rigide da rispettare che servono a garantire la qualità del prodotto finale; mentre dall’altra parte c’ è un mondo che si muove totalmente al di fuori di queste regole”. Rossi ha anche detto che la qualità dell’informazione sta crollando soprattutto nel locale evidenziando il problema di Google che, con la sua indicizzazione, influisce sulla diffusione delle news a discapito della qualità e della veridicità dell’informazione.
Per Maurizio Giunco, Presidente dell’Associazione Tv Locali, nessun editore ha mai pensato che con l’avvento della rivoluzione digitale tutto sarebbe rimasto come prima. In futuro non troppo lontano, non vi saranno più frequenze per la trasmissione del segnale via etere e le Tv viaggeranno solo “on line”. Anche Giunco ha posto l’accento sulla disparità di trattamento tra le imprese televisive e quello del Web, con una serie di obblighi di legge e sanzioni, con particolare riguardo a quelle a tutela dell’utenza minorile, che finisce per creare un vantaggio competitivo e ingiusto a favore di queste ultime. “E’ come giocare una partita in un campo di calcio dove vi sono soggetti che non hanno nessun tipo di regola” ha affermato Maurizio Giunco che si è poi detto favorevole all’evoluzione tecnologica ed alla digitalizzazione ma a parità di condizioni tra i soggetti coinvolti. Per Giunco un secondo aspetto da ricordare è poi quello della presenza delle grandi aziende che, attraverso l’indicizzazione, operano nel mancato rispetto della privacy degli utenti indicizzano.
Il Presidente Giunco, ha anche ricordato che nell’ informazione vi sono due temi principali uno etico (fake news) l’altro economico, in quanto per produrre una notizia serve professionalità e per diventare giornalista occorre formarsi facendo anche “gavetta” ed imparando a verificare le notizie. Ciò produce un costo, mentre nel Web questo aspetto manca del tutto.
Giunco ha infine sottolineato la difficoltà ad intervenire contro le aziende presenti a livello globale proprio per l’illegittimità di fondo presente sulla rete. “Come si prova ad intervenire in questo mondo – ha proseguito Giunco – si alza una rete di protezione del sistema che accusa di limitare la libertà d’espressione.
Per il Senatore Maurizio Gasparri l’evoluzione non la si può fermare ma semmai deve essere valutata come un’opportunità. Ma occorre procedere alla regolamentazione del sistema il prima possibile per contrastare i potentati economici esentasse (Google).
Anche per l’Onorevole Lorenzo Basso vanno evidenziate le grandi possibilità offerte dal digitale. Le nuove tecnologie non portano solo rischi ma anche opportunità e non bisogna fare l’errore di confondere il contenuto con il mezzo, perché un libro digitale non è uguale ad un libro di carta. Per Basso esistono dei rischi come quello di usare stesse regole per mezzi diversi. Il tema centrale è quello della responsabilizzazione di chi opera nel settore dell’informazione.
I giornalisti Franco Mazzitti, Carlo Rognoni, Maurizio Basso e Mario Paternostro hanno principalmente messo l’accento sul cambiamento del mondo della carta stampata (in profondissima crisi) e del ruolo del giornalista nell’era dei new media la cui serietà e professionalità è più che mai necessaria per contrastare il fenomeno delle fake news.
Alberto Maria Benedetti, Presidente del Corecom Liguria, ha ricordato che la legge che regola l’informazione risale al 1948, epoca in cui le preoccupazione del legislatore era principalmente focalizzate alla qualità dell’informazione. Il web, secondo Benedetti, è un mondo dilettantistico che opera, spesso, in assenza di responsabilità anche per la mancanza di notizie firmate.
In conclusione il sen. Rossi ha ricordato l’importanza della verifica delle notizie sottolineando che Primo Canale ha sempre fatto televisione verificando sempre le notizie trasmesse come ad esempio in occasione dell’’alluvione che ha colpito Genova e della morte di Carlo Giuliani nel G8 di Genova. I partecipanti al convegno hanno poi sostenuto la strada della tassazione degli aggregatori di internet.