NIELSEN, Investimenti pubblicitari MAGGIO 2022: TOTALE MEZZI. Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia registra nei primi cinque mesi del 2022 un valore complessivo pari a circa 2,3 miliardi di euro, con un andamento tendenzialmente flat (-0,04%) rispetto ai valori dello stesso periodo dell’anno scorso (“perimetro tradizionale”). Nel singolo mese di maggio, il dato si attesta a 571 milioni di euro circa con una crescita marginale dello 0,1% rispetto ai valori dello stesso mese nel 2021.
Investimenti pubblicitari ITALIA: Totale mezzi, perimetro tradizionale
(confronto YoY 2022/21)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen.
Nota: Il perimetro «tradizionale» monitorato da Nielsen, non include le componenti Search, Social e Classified di Internet e dei cosiddetti Over The Top.
Qualora si consideri il “perimetro esteso”, includendo le componenti Search, Social e Classified di Internet e dei cosiddetti Over The Top (OTT), il valore del mercato si attesta sopra i 3,6 miliardi di euro (+1,9% rispetto al 2021), con una differenza da quello “tradizionale” di circa 1,3 miliardi di euro.
Investimenti pubblicitari in ITALIA: Totale mezzi, confronto perimetri
(perimetro tradizionale vs esteso)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen.
Nota: Il perimetro «esteso», monitorato da Nielsen, include i mezzi classici e Internet inclusivo della a stima Search, Social, Classified e degli Over The Top (OTT).
I dati dei primi cinque mesi mostrano uno scenario che sta tornando ad un andamento regolare. Nel periodo considerato, il mercato pubblicitario “esteso” continua a rimanere sotto i valori pre-COVID (2019) di circa 120 milioni (-270 per il perimetro tradizionale).
Investimenti pubblicitari in ITALIA: Totale mezzi, trend degli ultimi anni
(andamento singolo mese)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen.
Come riporta la nota NIELSEN “In positivo il mercato dopo due mesi di stallo a seguito degli eventi bellici, un segnale incoraggiante anche perché il confronto con l’ultimo anno di normalità – 2019 – torna vicino ai livelli di trend di lungo periodo. Le previsioni recentemente sono state riviste da più parti verso una seconda parte dell’anno più conservativa, per fare una valutazione più ampia sarà importante valutare la chiusura del primo semestre e le tendenze macroeconomiche che traineranno o freneranno anche il mercato della pubblicità. Per scendere sotto lo zero, il secondo semestre dovrà essere sostanzialmente piatto, vedremo se la chiusura del mese di giugno ci darà segnali in tal senso“.
NIELSEN, Investimenti pubblicitari MAGGIO 2022: RADIOTV. Il settore radiotelevisivo totalizza nel periodo gennaio-maggio 2022 un investimento complessivo pari a circa 1,69 miliardi di euro, in calo del 3,1% rispetto all’anno scorso (1,75 miliardi di euro nel 2021). Nel singolo mese il valore degli investimenti registra 417 milioni di euro circa in flessione del 4,1% rispetto all’anno precedente. Il risultato negativo è principalmente determinato dall’andamento del mezzo televisivo.
Investimenti pubblicitari ITALIA: Radio & Televisione
(confronto YoY 2022/21)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen.
Il comparto aveva chiuso i primi cinque mesi del 2021 a +29,7% rispetto all’omologo periodo colpito dalla prima fase della pandemia. L’aggregato dei due mezzi rimane sotto i valori pre-COVID di circa 130 milioni di euro (-7,0%).
NIELSEN, Investimenti pubblicitari MAGGIO 2022: TELEVISIONE. Continua il trend di flessione del mezzo anche a maggio. Nel singolo mese, la Televisione registra una diminuzione del 4,6%, portando l’intero periodo considerato a circa 1,56 miliardi di euro con una variazione cumulata pari a -3,7% (-59 milioni di euro rispetto al 2021). La flessione degli investimenti pubblicitari è riscontrabile anche in termini di audience (AMR) con un peggioramento che si accresce nell’ultimo mese (-17,3% rispetto maggio 2021).
Investimenti pubblicitari ITALIA: Televisione
(confronto YoY 2022/21)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen.
Nel dettaglio, Mediaset totalizza una raccolta pari a 889,4 milioni circa (-0,3%), Rai 322,8 milioni di euro (-4,9%), Sky Italia-Comcast 167,1 milioni (-18,7%), Discovery Italia 108,1 milioni (+4,2%) e La7-Cairo 69,4 milioni (-7,3%). Nel periodo considerato, il mezzo televisivo rimane sotto i valori pre-COVID di circa 85 milioni di euro (-5,2%).
Investimenti pubblicitari ITALIA: Operatori televisivi
(confronto YoY 2022/21)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen.
NIELSEN, Investimenti pubblicitari MAGGIO 2022: RADIO. Diversamente dalla Televisione, il mezzo conferma il buono stato di salute e chiude i primi cinque mesi dell’anno in crescita. Nel mese di maggio la Radio aumenta dell’1,8% rispetto al 2021 attestandosi ad un valore di 35,8 milioni di euro circa, portando gli investimenti complessivi del periodo considerato a 138 milioni (+3,6% rispetto al 2021). Nel periodo gennaio-maggio 2022, il mezzo radiofonico rimane sotto i valori pre-COVID (2019) di circa 42 milioni di euro (-23,3%).
Investimenti pubblicitari ITALIA: Radiofonia
(confronto YoY 2022/21)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen, FCP-Assoradio.
NIELSEN, Investimenti pubblicitari MAGGIO 2022: DIGITAL. Internet, relativamente al perimetro rilevato da FCP-AssoInternet, registra un incremento dello 0,9% nei primi cinque mesi, attestandosi a circa 184 milioni di euro circa. Allargando il dato al perimetro stimato da Nielsen (inclusivo delle componenti Search, Social e Classified e dei cosiddetti Over The Top), il mezzo chiude il periodo gennaio-maggio di poco sopra a 1,5 miliardi di euro, con un incremento del 4,9%. Negli ultimi mesi il trend governato dagli OTT mostra un rallentamento della crescita.
Investimenti pubblicitari ITALIA: Internet, variazione annuale
(confronto YoY 2022/21)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen, FCP- AssoInternet.
Il perimetro «esteso» monitorato da Nielsen include le stime Internet delle componenti Search, Social e Classified (OTT).
Si ricorda che la differenza tra i due perimetri (FCP-AssoInternet e TOTAL Digital Nielsen) pari a circa 1,3 miliardo di euro, è riferibile alla raccolta degli operatori globali (OTT) sul territorio nazionale.
Investimenti pubblicitari ITALIA: Internet, confronto perimetri
(perimetro FCP vs total digital)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen, FCP-AssoInternet.
Nel periodo gennaio-maggio 2022, circa l’88% del valore degli investimenti pubblicitari online (stima Digital Nielsen) può essere riferibile a tali operatori globali, principalmente Google, Facebook e Amazon. Il mezzo nella sua dimensione TOTAL Digital risulta cumulare una quota di mercato sul perimetro esteso pari al 41,7%, la Televisione insieme alla Radio mantengono una quota del 46,6%.
Investimenti pubblicitari ITALIA: Internet vs RADIOTV
(% su perimetro esteso)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen.
NIELSEN, Investimenti pubblicitari MAGGIO 2022: SETTORI MERCEOLOGICI. Nel mese di maggio sono 10 i settori merceologici in crescita: il contributo maggiore è portato da Industria/Edilizia/attività (+126.4%), Turismo/Viaggi (+108.1%), Bevande/Alcoolici (17.3%), e Tempo Libero (+33.1%). In calo gli investimenti di Automobili (-36.9%), Alimentari (-6) e Elettrodomestici (-45.9%).
Investimenti pubblicitari ITALIA: Settori merceologici, dettaglio mensile
(confronto YoY 2022-21)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen.
Relativamente ai comparti con una maggiore quota di mercato, si evidenzia, nei primi 5 mesi del 2022, l’andamento positivo di Distribuzione (+2.6%), Abitazione (+3.1%) e Media/Editoria (+22.1%). I primi cinque comparti (Alimentari, Distribuzione, Automobili, Farmaceutici/Sanitari, Telecomunicazioni) rappresentano il 44,2% del totale mercato pubblicitario coprendo un valore di oltre il miliardo di euro: Alimentari e Distribuzione confermano le prime posizioni, con una quota, rispettivamente, del 13,9% e 10,3%.