È istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri il Comitato interministeriale per la transizione digitale (CITD) ”ravvisata la straordinaria necessità e urgenza di rafforzare le funzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri in materia di coordinamento e promozione delle politiche del Governo relative all’innovazione tecnologica, alla trasformazione e alla transizione digitale”. Il relativo decreto legge 1° marzo 2021 , n. 22 (art.8), pubblicato in Gazzetta Ufficiale è in vigore dal 2 Marzo.
IL CITD promuove, indirizza, coordina l’azione del Governo nelle materie dell’innovazione tecnologica, dell’attuazione dell’agenda digitale italiana ed europea, della strategia italiana per la banda ultra larga, della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e delle imprese, nonché della trasformazione, crescita e transizione digitale del Paese, in ambito pubblico e privato, dell’accesso ai servizi in rete, della connettività, delle infrastrutture digitali materiali e immateriali e della strategia nazionale dei dati pubblici.
IL CITD nasce con il compito di assicurare il coordinamento e il monitoraggio dell’attuazione delle iniziative di innovazione tecnologica e transizione digitale delle pubbliche amministrazioni competenti in via ordinaria. Sono ricomprese fra le materie di competenza del Comitato, le attività di coordinamento e monitoraggio dell’attuazione delle iniziative relative, fra l’altro, alla strategia nazionale italiana per la banda ultralarga, alle reti di comunicazione elettronica satellitari, terrestri mobili e fisse; allo sviluppo e alla diffusione delle tecnologie emergenti dell’intelligenza artificiale, dell’internet delle cose (IoT) e della blockchain.
Presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri o dal Ministro delegato per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale il CTID è composto dai Ministri per la pubblica amministrazione, dell’economia e delle finanze, della giustizia, dello sviluppo economico e della salute. Ad esso partecipano altri Ministri o loro delegati competenti nelle materie oggetto dei provvedimenti e delle tematiche poste all’ordine del giorno, nonché quando si trattano materie che interessano le regioni e le province autonome, il presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome o un presidente di regione o di provincia autonoma da lui delegato e, per i rispettivi ambiti di competenza, il presidente dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI) e il presidente dell’Unione delle province d’Italia (UPI).
È il Presidente che convoca il Comitato, ne determina l’ordine del giorno, ne definisce le modalità di funzionamento e ne cura, anche per il tramite della Segreteria tecnico amministrativa che ha funzioni di supporto e collaborazione per la preparazione e lo svolgimento dei lavori e per il compimento delle attività di attuazione delle deliberazioni del Comitato.