Ora spetta al Governo riprendere in mano il processo con realismo e concretezza. “La messa a punto del piano di numerazione dei canali del digitale terrestre, LCN, da parte dell’Agcom è tassello fondamentale per garantire certezza all’industria televisiva e stabilità alle abitudini consolidate degli ascoltatori” ha dichiarato Franco Siddi, Presidente di CRTV: “La delibera dell’Autorità delle Comunicazioni chiude un capitolo importante delle attività ad essa affidate per il riordino e assicura il mantenimento delle numerazioni attuali dei canali nazionali del primo arco di numerazione. Si superano così definitivamente le le controversie, garantendo la certezza per tutti, operatori e cittadini. Una certezza che è tanto più necessaria nel momento in cui l’industria televisiva è nel pieno dello svolgimento del processo di rilascio della banda 700 MHz e della transizione al sistema digitale di seconda generazione (DVBT-2), e di ciò va dato atto all’Agcom. Ora per il refarming spetta al Governo riprendere in mano al processo con realismo e concretezza”.
Questo il commento del Presidente Siddi al comunicato pubblicato in data odierna sul sito AGCOM che indica che il Consiglio dell’Autorità ha approvato l’aggiornamento del Piano di numerazione automatica dei canali (Piano LCN, delibera 116/21/CONS del 21 aprile) sul telecomando e dal quale risulta che “il provvedimento, adottato al fine di assicurare la semplicità d’uso del sistema di ordinamento automatico dei canali nonché per garantire il rispetto delle abitudini e preferenze degli utenti, ha comunque confermato la ripartizione e la struttura degli archi di numerazione così come consolidata nel decennio di applicazione del precedente Piano. In questa prospettiva, con riferimento alle numerazioni pregiate dell’arco (i numeri da 0 a 99), sono stati confermati gli spazi sia per l’emittenza nazionale nonché assicurati quelli per l’emittenza locale di qualità e legata al territorio (numeri da 10 a 19 e da 71 a 99)”.
Come noto, l’assetto dell’LCN, risalente al 2010 (anno a cui è riferibile l’attuale attribuzione della numerazione), ha subito un travagliato iter giudiziale, ormai concluso (S.U. Cassazione del 1° febbraio 2016, n. 1836) nel corso del quale i Giudici amministrativi hanno sancito l’impossibilità di ridiscutere l’assegnazione dei numeri di LCN sulla base di situazioni risalenti al periodo anteriore al definitivo passaggio al DTT. A distanza di svariati anni dalla costituzione dell’assetto attuale, sono venute meno le controversie giudiziali e si è instaurata una ben precisa abitudine degli utenti rispetto all’ordinamento dei canali del digitale terrestre oggi in uso. “Un qualsivoglia stravolgimento di tale ordine avrebbe potuto indurre una inutile confusione negli utenti, falsare le regole della concorrenza e vanificare gli investimenti in brand marketing effettuati dalle emittenti legate a specifiche posizioni sul telecomando” ha aggiunto Siddi.
Il nuovo Piano di numerazione automatica dei canali (Piano LCN) per la televisione digitale terrestre è destinato ad operare a partire dal 2022. Con il provvedimento si chiudono gli interventi affidati ad Agcom dalle leggi di Bilancio 2018 e 2019 per la gestione ordinata del riassetto del sistema radiotelevisivo conseguente al cd. refarming della banda a 700 MHz che dovrebbe concludersi entro il 30 giugno del 2022.
Roma, 22 aprile 2021
ALLEGATI
2021_04_22 CRTV Siddi su Piano LCN_CS