Martedì 28 aprile Confindustria Radio Televisioni rappresentata dal Presidente Francesco Angelo Siddi, dal Direttore Generale Rosario Alfredo Donato e Annamaria La Cesa, ufficio normativa e regolamentare, è stata audita in videoconferenza dalla XIV Commissione del Senato (Politiche europee), in merito al disegno di legge di delegazione 2019 (AS 1721), per illustrare il contributo preparato dall’associazione.
Il Presidente Siddi ha ricordato che la legge delega prevede il recepimento nell’ordinamento nazionale di direttive di precipuo interesse per il settore radiotelevisivo e, quindi, per le imprese associate. In particolare, si tratta dell’attuazione delle direttive: (UE) 2018/1808, recante modifica della direttiva 2010/13/UE per fornitura di servizi di media audiovisivi (AVMS, art. 3 del disegno di legge); direttiva (UE) 2018/1972, che istituisce il codice europeo delle comunicazioni elettroniche (art. 4 del disegno legge) e direttiva (UE) 2019/790, sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale, che modifica le direttive 96/9/CE e 2001/29/CE (c.d. direttiva copyright, art. 9 del disegno di legge).
Preliminarmente, l’auspicio dell’associazione è che tali direttive siano recepite nell’ordinamento italiano nei tempi previsti.
È stata inoltre sottolineata la necessità di adeguare le definizioni contenute nei provvedimenti interessati, e che si riferiscono ai media radiofonici e analogici rispetto al quadro generale delle comunicazioni elettroniche e digitali. Il mantenimento di definizioni anacronistiche creerebbe infatti distorsioni ingiustificabili e limitanti lo sviluppo del settore.
Nel merito del provvedimento in esame, si è ribadita la necessità di prevedere misure atte ad assicurare un’adeguata tutela della dignità umana e dei minori. Sotto questo profilo, il settore radiotelevisivo ha dimostrato costante impegno, profuso sia attraverso l’adesione e l’applicazione del Codice TV e minori, sia aderendo alle forme di co-regolamentazione poste in essere sotto l’egida dall’AGCOM.
Si auspica che con la legge di delegazione la tutela della dignità umana e dei minori sia più strutturata, tenendo conto dello sviluppo dello scenario tecnologico e massmediale che determina l’esistenza di piattaforme svincolate da oneri di palinsesto, orario e missione.
Si è poi rilevato come, in tema di quote di programmazione e investimento di opere europee, con il cd “decreto cultura” siano stati apportati dei correttivi, frutto di cooperazione tra le associazioni di categoria maggiormente rappresentative del settore audiovisivo, tra le quali CRTV.
Con riferimento alla direttiva (UE) 2019/790, sul diritto d’autore e sui diritti connessi (c.d. direttiva copyright), molti sono gli aspetti di particolare attenzione ed interesse. Al fine di assicurare la tutela del diritto d’autore sarà necessario adottare, anche a livello nazionale, misure che prevedano di sottoporre ad autorizzazione alcuni utilizzi delle opere tutelate dal diritto d’autore; i titolari dovranno essere sempre messi in grado di concedere tale autorizzazione o negarla. Questo passaggio impone una tracciatura dell’uso dei contenuti soprattutto da parte delle piattaforme di condivisione.
In merito ad alcuni profili, quali la necessità di definire il concetto di «estratti molto brevi» in modo da non pregiudicare la libera circolazione delle informazioni, ovvero, l’applicazione del criterio dei «massimi sforzi », nel rispetto del principio di ragionevolezza, individuato dall’art. 17 della direttiva Copyright”, si è fatto presente che CRTV sta lavorando soprattutto per elaborare linee che consentano di fare chiarezza sulla terminologia per evitare ambiguità di interpretazione.
CRTV si è resa disponibile a far pervenire alla Commissione contributi con osservazioni su tali ultimi profili.