È stata pubblicata oggi sul sito del Ministero dell’Economia e Finanza una consultazione sulle norme UE, strutturali e temporanee, per attuare una politica fiscale più equa e coordinata in materia di fiscalità digitale. Le norme poste alla consultazione di 4 categorie di utenti – Associazione economico professionale, Professionista, Centro di Ricerca/Università, Privato cittadino – recepiscono gli orientamenti emersi dalla Comunicazione della Commissione UE del 21 Marzo scorso e a valle del consiglio Ecofin del dicembre 2017, nel quale era emersa la volontà di almeno 9 Paesi Membri UE di prendere iniziativa coordinate in tema di fiscalità digitale.
Come sottolineato in passato, l’accelerazione è stata impressa su iniziativa di alcuni Stati Membri maggiori, fra cui l’Italia, nelle more della negoziazione internazionale multilaterale più ampia che avviene in seno all’OCSE (BEPS e piani di implementazione). Lo stimolo è stato raccolto dalla Commissione che ha proposto diverse misure volte a coordinare interventi di recupero della base imponibile erosa che potrebbero essere intrapresi a livello di singoli Stati in un’ottica di maggiore incisività. La consultazione si articola su 3 documenti UE: Proposta di Direttiva COM(2018)147, che prevede, fra l’altro l’integrazione nella nozione attuale di stabile organizzazione, del concetto di “presenza digitale significativa” delineata sulla base di parametri prestabiliti; la Proposta di Direttiva COM(2018)148, con soluzioni ponte a breve termine, fra cui un’imposta sui ricavi generati dal alcune attività digitali; la Raccomandazione C(2018) 1650 che propone di rinegoziare le convenzioni con Stati Terzi sui divieti di doppia imposizione, al fine di allargare le norme strutturali previste dalla prima Direttiva anche oltre i confini della UE. Il termine per l’invio dei contributi è il 22 giugno p.v.
L’Associazione non mancherà di presidiare il tema, che per il settore radiotelevisivo è particolarmente urgente per restituire equità fiscale ma soprattutto concorrenziale con i cosiddetti “OTT”, a fronte della loro rapida penetrazione del mercato italiano. In questo senso l’Associazione si era espressa anche in sede di audizione sul disegno di legge proposto a suo tempo dal Senatore Mucchetti. Come noto in Italia alcune norme, fra cui la presenza digitale significative, sono state reiterate da Mucchetti con un emendamento in legge di bilancio, ma i provvedimenti attuativi non sono stati adottati nei tempi previsti (aprile, fortunatamente non perentori). A livello UE l’ultimo Ecofin dei primi di maggio sembra aver registrato un nuovo rallentamento.