Siddi “ristori per il settore e alleggerimento di obblighi non sostenibili”. Franceschini: “non vogliamo essere la vostra controparte ma la vostra rappresentanza nel Governo”. Lavori a tappe forzate fino al 10 dicembre ma anche prospettive per il futuro. Il 25 Novembre, in modalità online, si è riunito in prima convocazione, alla presenza del Ministro On. Dario Franceschini il “Tavolo Permanente per lo spettacolo dal vivo, il cinema e l’audiovisivo a seguito dell’emergenza da Covid-19”.
Emergenziale e permanente. Il Tavolo, attivato con decreto del 17 Novembre 2020, nasce in piena emergenza Covid-19: “è necessario per l’ascolto costante di tutte le realtà di questi settori pesantemente colpiti dalla pandemia” ha detto il Ministro Franceschini che ha aggiunto che “intende fare di questo dialogo un metodo di lavoro”. Nell’immediato il Tavolo esaminerà le problematiche connesse all’emergenza da COVID-19 e l’adozione di iniziative e misure per far fronte ai danni diretti e indiretti derivanti dall’emergenza sanitaria, con particolare riguardo alla tutela dei lavoratori. I lavori del Tavolo saranno a tappe forzate fino al 10 dicembre, per rappresentare le istanze emergenziali per le quali l’On. Franceschini, ha detto di non voler essere una controparte, ma ma un rappresentante del settore all’interno del governo. Per il proseguo il Ministro ha quindi fatto una richiesta di un dialogo chiaro, strutturato e continuativo dicendosi aperto a contributi di idee, proposte ed indicazioni per costruire la prospettiva futura (post emergenza).
Siddi: ristoro e alleggerimento degli obblighi per i broadcaster, centrali nella filiera audiovisiva. “Il sistema dell’emittenza e dell’audiovisivo ha necessità di ristori; con l’emergenza Covid-19 per il solo settore radiotelevisivo, la contrazione dei ricavi pubblicitari è importante (-17% secondo dati Nielsen a settembre, prima cioè delle nuove restrizioni, ndr), e manteniamo obblighi che possono diventare, senza interventi, non sostenibili”. Così ha esordito il Presidente Franco Siddi in rappresentanza di Confindustria Radio Televisioni nel tavolo nella breve interlocuzione ammessa per l’avvio dei lavori. “Il settore ha garantito continuità di servizio durante il lockdown ma non può andare avanti a prescindere. Bisogna creare un sistema industriale solido tra produttori indipendenti e broadcaster, i quali investono circa 1 mld l’anno in contenuti audiovisivi e versano decine di milioni nel mondo autoriale (a parte gli obblighi del servizio Pubblico, nel campo privato solo Mediaset impegna 70 milioni su questo capitolo) e assicurano circa l’ 80% degli investimenti per l’audiovisivo – film, fiction, format e intrattenimento, animazione documentari – ognuno per la sua parte. ”Il Presidente ha quindi fatto riferimento alla recente richiesta inviata al Governo dalle maggiori associazioni del settore di destinare all’industria del broadcasting e audiovisiva una parte dei fondi per il digitale del Recovery Fund. All’istanza portata inizialmente all’attenzione dei Ministri di settore per iniziativa di CONFINDUSTRIA RADIO TELEVISIONI e ANICA si sono unite di altre importanti associazioni di settore: Associazione Produttori Audiovisivi-APA. Associazione Produttori Esecutivi- APE e CARTOON ITALIA. La richiesta al Governo italiano, si ricorda, è di sostenere una posizione a livello europeo affinché nel 20% dei fondi che dovrebbero essere destinati al digitale siano ricomprese anche risorse dedicate alla produzione e distribuzione di contenuti audiovisivi e media. I lavori del Tavolo si articoleranno in due sezioni “Spettacolo” e “Cinema e audiovisivo” che in occasione dell’incontro di apertura sono state riunite.